Bosch eBike Systems entra a far parte del Cycling Industry Club

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Le biciclette elettriche di Bosch entrano a far parte del CIC, il club di aziende leader del settore ciclismo che hanno come mission la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile.

Bosch eBike Systems, una fra le principali aziende nel settore della mobilità elettrica su due ruote, ha aderito al Cycling Industry Club (CIC), di cui fanno parte aziende leader nel settore del ciclismo. Il CIC, unitamente alla European Cyclists’ Federation (ECF), ha come obiettivo quello di promuovere la bicicletta quale mezzo di trasporto sano e sostenibile. Tanto nel tempo libero e nello sport, come negli spostamenti casa-lavoro, la bicicletta è diventata parte integrante della vita di tutti i giorni. US Institution for Transportation and Development Policy ha analizzato il suo potenziale globale in un recente studio. Se la percentuale di ciclisti triplicasse a livello mondiale entro il 2050, si potrebbero risparmiare circa 20 miliardi di dollari di costi energetici e le emissioni di anidride carbonica dannose per l’ambiente potrebbero ridursi dell’11% in questo lasso di tempo.  La European Cyclists’ Federation svolge un ruolo di rappresentante e portavoce delle politiche di trasporto, ambiente e turismo per sottolineare l’importanza della bicicletta al fine di supportare sempre meglio le esigenze dei ciclisti.

“L’ingresso del leader di mercato europeo nei sistemi per le eBike, ci permette di rafforzare ulteriormente la nostra missione di promuovere la mobilità sostenibile su due ruote in tutto il mondo. Il sostegno di Bosch eBike Systems rappresenta un segnale positivo per ECF e per l’intero settore. La bicicletta è un mezzo che nasce nel passato per vivere nel futuro”,  ha dichiarato Kevin Mayne, ECF Development Director della federazione che rappresenta oggi 56 organizzazioni in 38 Paesi.

“Le eBike sono un mezzo affidabile, conveniente, ecologico e, al tempo stesso, affascinante. Per mantenere il livello di attenzione per le eBike sempre elevato, serve un’infrastruttura solida, intelligente e capace di innovarsi continuamente. Con l’adesione al Cycling Industry Club, sosteniamo ECF nel suo impegno. Insieme ad altri protagonisti del settore supportiamo fermamente una politica ciclistica all’avanguardia”,

dichiara Claus Fleischer, Head of Bosch eBike Systems.

L’area di prodotto del gruppo Bosch ribadisce l’allineamento internazionale e il proprio impegno. Quella che è iniziata come una start-up nel 2009, ha continuato ad espandersi divenendo un attore globale con un ruolo decisivo nel mercato delle eBike: oltre 60 fra i principali marchi europei di biciclette scelgono di affidarsi a sistemi “e-powered by Bosch”.

Fonte; ecoblog.it

 

Oslo, auto bandite dal centro a partire dal 2019

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Stop alle auto private nel centro di Oslo entro quattro anni. Il nuovo governo di sinistra della capitale norvegese ha deciso di mettere al bando le auto private dal centro cittadino per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il partito laburista e i suoi alleati socialisti e Verdi, dopo la vittoria nelle comunali dello scorso 14 settembre hanno presentato un progetto a medio termine focalizzata sull’ambiente e sulla lotta ai cambiamenti climatici. Nel programma è previsto un divieto di accesso ai veicoli privati nel centro della città dove abitano appena 1000 persone, a fronte di 90.000 lavoratori. La proposta del nuovo governo di sinistra ha suscitato i timori degli imprenditori locali visto che ben 11 dei 57 centri commerciali della città sono situati nel centro cittadino. Il divieto alle automobili fa parte di un ambizioso piano con il quale si vogliono dimezzare, entro il 2020, le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. All’interno di questa strategia sono previste anche sovvenzioni per l’acquisto di biciclette elettriche, implementazioni della rete delle piste ciclabili e la riduzione del traffico automobilistico nella città nel suo complesso con due step: un – 20% entro il 2019 e un – 30% entro il 2030. Ed entro quella data tutte le vetture circolanti dovranno essere a emissioni zero.

Fonte: The Guardian

Bari, acquistate 50 biciclette elettriche per gli spostamenti dei dipendenti comunali

Il settore Traffico rende noto che, grazie ad un finanziamento del ministero dell’Ambiente, il comune di Bari ha acquistato 50 biciclette elettriche – a pedalata assistita per i dipendenti comunali. Il progetto ha un importo complessivo di 120.000 euro, 38.000 dei quali a carico del comune382191

Il ministero dell’Ambiente, promotore dell’iniziativa, ha pubblicato un bando per fornire ai comuni interessati delle biciclette da destinare ai dipendenti comunali. Prototipi particolarmente performanti sviluppati in collaborazione con la Ducati Energia. Il comune di Bari ne ha approfittato: per ottenere il finanziamento ha dimostrato di aver proceduto a dismettere delle vetture dell’autoparco comunale.

Il progetto ha un importo complessivo di 120.000 euro, 38.000 dei quali a carico del comune. Le 50 biciclette saranno distribuite tra diverse sedi degli uffici comunali baresi, come di seguito indicato:
• 10 a Palazzo di Città
• 10 presso la ripartizione Infrastrutture in via G. Petroni
• 10 presso il comando di PM in via Aquilino
• 10 presso la ripartizione Contratti e Appalti in via Garruba
• 10 presso la ripartizione Personale in via Ballestrero

Presso ciascuna delle sedi individuate saranno posizionate delle speciali rastrelliere collegate alla rete elettrica per la ricarica dei mezzi nonché alla rete internet. Le biciclette, infatti sono dotate, oltre che di GPS, di un sistema di rilevazione degli inquinanti atmosferici che sarà utilizzato per effettuare i report periodici sulla qualità dell’aria previsti dal progetto.
I lavori per la sistemazione di tutte le postazioni presso gli uffici comunali inizieranno lunedì prossimo per concludersi entro un mese, mentre per la postazione di Palazzo di Città si dovrà aspettare la fine dei lavori di ristrutturazione attualmente in corso nell’atrio.

 

Fonte: ecodallecitta.it

Bike sharing: Parigi apre ai bimbi, Madrid si dà all’elettrico

Nella capitale francese inaugurato il servizio per bambini dai 2 ai 10 anni, in quella spagnola 1560 biciclette elettriche piazzate in 123 stazioni

Grandi novità nel mondo del bike sharing nelle capitali di Francia e Spagna. Dopo avere superato i 250mila abbonati, il servizio di biciclette in condivisione Vélib’ ha deciso di lanciare un nuovo servizio dedicato ai più piccoli con biciclette di taglia small, con tanto di caschetto e rotelline. Oltre alle 14mila biciclette situate nelle 1230 stazioni di Parigi, dalla scorsa settimana la flotta è arricchita da P’tit Vélib’, una novità assoluta a livello mondiale. Per il momento il servizio mette a disposizione 300 biciclette riservate ai piccoli ciclisti di età compresa fra i 2 e i 10 anni. L’idea è nata quando l’amministrazione della capitale francese si è resa conto del fatto che la metà dei giovani parigini imparava ad andare in bicicletta in periferia. Da qui l’idea di sensibilizzare i bambini a una mobilità dolce e più sicura. I modelli sonno quattro e i prezzi variano da 4 a 6 euro all’ora, 12 euro se si pedala per l’intera giornata. Se Parigi si conferma all’avanguardia, Madrid non sta a guardare. BiciMad è il nuovo servizio di bike sharing elettrico che è stato scelto per contribuire al decongestionamento del traffico della capitale iberica. Le batterie in dotazione alle bici hanno un’autonomia di 18 ore e con un pieno di energia riescono a percorrere sino a 70 chilometri. Le bici pesano 22 kg e raggiungono una velocità massima di 22 km/h. Distribuite in 123 stazioni sparse sul territorio urbano le bici elettriche sono 1560. Il costo del servizio è diverso da quello dei tradizionali servizi di bike sharing: l’abbonamento annuale è di 25 euro (15 euro per chi è abbonato ai mezzi pubblici) ma la prima mezz’ora costa 50 centesimi e le successive mezze ore 60 centesime, mentre dopo le due ore il costo lievita a 4 euro l’ora.

 

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Fonte: Vélib’ | BiciMad

Foto © Getty Images

Biciclette elettriche: in Italia vendute 50mila e-bike nel 2013, è boom

Nel 2013, in Europa, sono stati venduti 854mila esemplari

I produttori italiani di biciclette elettriche hanno insistito per anni, lavorando sull’abbassamento del peso e dei costi, sull’allungamento della vita delle batterie e sul design sempre più “pulito” e nel 2013 il mercato ha finalmente dato loro ragione con50mila esemplari venduti in Italia. È un dato (finalmente) importante per un mercato, quello delle biciclette a pedalata assistita, che è stato promettente per troppo tempo, senza mai divenire remunerativo. Se si guarda a un orizzonte più vasto si può parlare di vero e proprio boom visto che in tutta Europa – complice la crisi – ne sono stai venduti 854mila esemplari. In Italia le 50mila biciclette vendute rappresentano un incremento del 10% rispetto al 2012. Nella Penisola esiste un grande squilibrio fra le varie regioni con il Triveneto (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) che fa da vero e proprio traino con una media di bici elettriche ogni 100 abitanti (4,6) molto simile a quella tedesca (4,8). Su scala mondiale domina, incontrastata e irraggiungibile, la Cina che, secondo stime recenti, nel 2018 possiederà il 90% del parco e-bike mondiale con 42 milioni di esemplari in giro per le metropoli del Paese più abitato del Pianeta. Le ragioni del boom? Il miglioramento dell’estetica e una maggiore essenzialità della silhouette le hanno sicuramente rese più appetibili alle signore, mentre l’alleggerimento (dai 35 chili di dieci anni fa ai 20 di oggi) ha contribuito ad allargare il bacino di possibili acquirenti in senso generale. Fra i marchi leader vis sono ItalwinAtala e Bottecchia, questi ultimi due, fra l’altro, sono marchi che vantano una grande tradizione anche nelle biciclette tradizionali. E nel mondo delle biciclette elettriche si attende con ansia l’uscita (prevista per inizio aprile) della ST2 della Stromer con navigatore satellitare, centralina personalizzata e gestione tramite smartphone. Un vero e proprio gioiellino delle due ruote.

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Fonte: ecoblog

Smart ebike, la mobilità sostenibile che non rinuncia all’eleganza

Una bicicletta elettrica innovativa che integra la batteria nel telaio e garantisce un’autonomia massima di 100 chilometri1374759144433-586x329

Nelle metropoli di tutto il mondo, da una decina d’anni, la bicicletta non è più vista soltanto come uno strumento ludico per il tempo libero, ma è tornata a occupare, nell’immaginario collettivo, lo spazio che aveva nella società di inizio Novecento: quella di mezzo di trasporto. Non tutti però, hanno l’allenamento necessario per sostenere gli spostamenti urbani, altri, invece, abitano in zone ostiche, in Paesi nei quali la salita (o all’andata o al ritorno) è obbligatoria. Ecco che la tecnologia di Smart che ha ottenuto nel corso degli anni un ampio successo con le sue minicar per la città, strizza l’occhio a coloro che preferiscono gli spostamenti su due ruote proponendo una Smart ebike che unisce praticità ed eleganza, comfort e adattabilità. Il design si discosta da quello dei Pedelec tradizionali e si caratterizza per l’inconfondibile design di Smart: la batteria viene alloggiata nel telaio e diventa parte integrante di esso e non un “bagaglio” come in molte altre biciclette elettriche. Il telaio è in alluminio e la trazione elettrica interviene a sostegno della forza muscolare consentendo una pedalata senza sforzo. Ciò è reso possibile dal motore della BionX integrato nel mozzo della ruota posteriore, brushless ed esente da manutenzione, con quattro livelli di assistenza alla pedalata quando si decide di passare alla modalità trazione. Il motore, della potenza di 250 watt, assiste la pedalata fino a quando si raggiungono i 25 km/h, solamente impartendo ulteriore forza muscolare sui pedali si può superare questo limite. La batteria agli ioni di litio ha una capacità di 423 Wh, una tensione di 48 V e un peso di 3,3 kg. I tempi di ricarica variano dalle 3 alle 5 ore e i cicli di carica possono essere 500, con un’autonomia fino a 100 chilometri. Il peso complessivo è di 26,1 kg e anche le dimensioni sono smart, con una lunghezza di 173,5 cm, un’altezza di 99 cm e una larghezza di 75,5 cm. Insomma tutto quello che è necessario per muoversi in totale comfort, ma senza dimenticare che è pur sempre una bicicletta e che anche le gambe dovranno dare il loro contributo.

Fonte. Smart