Le 269 spiagge più belle d’Italia promosse da Bandiera Blu 2014

Bandiera Blu 2014, sono 269 le spiagge italiane che conquistano il riconoscimento della Fee

La FEE, Fondazione per l’Educazione ambientale ha assegnato anche per quest’anno le Bandiere Blu che sulla base di un autocertificazione riconoscono attraverso standard comuni la qualità delle spiagge autocandidate dagli ammnistratori locali. Insomma il sistema di riconoscimento di Bandiera Blu è molto lontano dalle analisi chimiche sulla balneabilità della acque fatta da Goletta Verde per Legambiente per cui il 95% dei mari italiani è inquinato dalla plastica. La Bandiera Blu ci dice che la spiaggia è ben tenuta e pulita. Dunque quest’anno si sono registrati 21 ingressi per un totale di 269 lidi presenti in 140 Comuni. La premiazione ai sindaci è avvenuta oggi con una cerimonia solenne. Ma come funziona la valutazione della qualità delle acque per ottenere la Bandiera Blu? Sull’autocertificazione degli stessi enti, per cui leggiamo nel regolamento:

Per la valutazione delle acque di balneazione la Commissione si avvale dei dati certificati forniti dagli organi regionali competenti (o da laboratori privati accreditati) che il Comune deve obbligatoriamente allegare al questionario. Il documento deve riportare, per singolo Comune, il numero dei punti di prelievo con relativo codice identificativo, la data dei campionamenti effettuati per ciascuno di essi (almeno 1 volta ogni 30 giorni a partire dal mese precedente l’inizio della stagione balneare), nonché il risultato delle relative analisi di tutti i prelievi effettuati . Per ogni punto di campionamento a prescindere dalla durata della stagione balneare, devono essere effettuati almeno cinque campionamenti.466908725 (1)

Questa la lista così come ce la riporta l’Huffington Post poiché al momento il sito ufficiale non risulta ancora aggiornato:

– PIEMONTE: Cannero Riviera (Verbania);

– LOMBARDIA: Gardone Riviera (Brescia);
– TRENTINO ALTO ADIGE: Levico Terme-Lido, Calceranica al lago, Caldonazzo, Pergine Valsugana, Tenna (Trento);

– LIGURIA: Bordighera, Santo Stefano al mare – Baia azzurra, San Lorenzo al Mare (Imperia); Loano, Pietra Ligure Ponente, Finale Ligure, Noli, Spotorno-Zona Moli Sirio e Sant’Antonio, Bergeggi, Savona-Fornaci, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze (Savona); Chiavari, Lavagna, Moneglia (Genova); Framura, Lerici, Ameglia-Fiumaretta (La Spezia);

– TOSCANA: Carrara-Marina di Carrara centro (Massa-Carrara); Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Pisa-Marina di Pisa, Calambrone, Tirrenia (Pisa); Livorno-Antignano, Quercianella, Rosignano Marittimo-Castiglioncello, Vada , Cecina-Marina, Le Gorette, Bibbona-Marina, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino-Parco naturale della Sterpaia, Marciano Marina-La Fenicia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Grosseto-Marina di Grosseto, Principino a mare, Monte Argentario (Grosseto);

– FRIULI VENEZIA GIULIA: Grado (Gorizia), Lignano Sabbiadoro (Udine);

– VENETO: San Michele Al Tagliamento-Bibione, Caorle, Eraclea-Eradea Mare, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia-Lido di Venezia, Chioggia-Sottomarina (Venezia); – EMILIA ROMAGNA: Comacchio-Lidi Comacchiesi (Ferrara), Ravenna-Lidi Ravvenati, Cervia-Milano Marittima, Pinarella (Ravenna), Cesenatico, Gatteo-Gatteo Mare, San Mauro Pascoli- San Mauro mare (Forlì-Cesena), Bellona Igea Marina, Misano Adriatico, Cattolica (Rimini);

– MARCHE: Gabicce mare, Pesaro, Fano, Monclolfo-Marotta (Pesaro Urbino), Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana (Ancona), Potenza Piceno-Porto Potenza Piceno, Civitanova Marche (Macerata), Porto Sant’Elpidio, Fermo-Lido Marina Palmese, Porto San Giorgio, Pedaso-Lungomare centro (Fermo); Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno);

– ABRUZZO: Tortoreto, Roseto degli Abruzzi Lungomare Centrale Marra rosa, Sud, Pineta-Torre Cerrano, Silvi-Lungomare centrale (Teramo), Francavilla al Mare-Lido Asterope, San Vita Chietino, Rocca San Giovanni-Cavalluccio, Fossacesia, Vasto-Punta Penna, Vignola San Nicola, San Salvo-Marina zona Fosso Molino (Chieti); – MOLISE: Petacciato-Marina, Termoli, Campomarino-Lido (Campobasso);

– LAZIO: Anzio (Roma), Marina di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Gaeta, Ventotene-Cala Nave (Latina);

– CAMPANIA: Anacapri-Punta Faro, Gradola, Massa Lubrense (Napoli), Positano, Agropoli-Lung.re San Marco, Trentova, Castellabate, Montecorice-Agnone, Capitello, Pollica-Acciaroli, Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati, Sapri-Lido di Sapri San Giorgio (Salerno); – BASILICATA: Maratea (Potenza);

– PUGLIA: Margherita di Savoia Centro Urbano Cannafesca (Barletta-Andria-Trani), Polignano a Mare, Monopoli-Lido Rosso, Castello S.Stefano, Capitolo (Bari), Fasano, Ostuni (Brindisi), Ginosa-Marina di Ginosa (Taranto), Otranto, Melendugno, Castro, Salve (Lecce);

– CALABRIA: Trebisacce-Lungomare Sud (Cosenza), Cirò marina, Melissa-Torre Melissa (Crotone), Roccellaionica (Reggio Calabria);

– SICILIA: Lipari, Vulcano (Messina), Ispica, Pozzallo, Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa), Menfi, Marsala-Signorino (Agrigento);

– SARDEGNA: Santa Teresa Gallura-Reno Bianca, Capo Testa ponente, La Maddalena, Caprera, Palau (Olbia Tempio), Oristano Torre Grande (Oristano), Tortolì-Lido di Orri, Lido di Cea (Ogliastra), Quartu Sant’Elena-Poetto (Cagliari).

© Foto Getty Images

Fonte: ecoblog.it

Legambiente bandiere blu 2013 ecoturismo e mare pulito al top in Sardegna, Basilicata e Puglia

Il mare è più pulito in Sardegna, Puglia e Campania. Questa la classifica Bandiere blu 2013 di Legambiente e TCI che incorona regina dell’estate la spiaggia di Posada in provincia Nuoroposada-620x350

La classifica di Legambiente Bandiere blu 2013 premia il Mar Tirreno con la Sardegna, Basilicata e Puglia al top mentre la regina dell’estate è Posada in provincia di Nuoro, seguita da seguita da Santa Marina Salina (Me) e Pollica (Sa). Tutte le località premiate sono state scelte per rappresentare modelli di eccellenza nell’ecoturismo e capaci di rilanciare l’economia locali dei territori. Le 5 vele della Guida Blu 2013 di Legambiente hanno premiato anche Sicilia, Toscana, Basilicata, Liguria, Umbria e Trentino per la sostenibilità ambientale e la qualità del turismo assieme a 6 luoghi lacustri. Resta anche per quest’anno la Sardegna la regione con la media più alta di vele poiché assieme a Posada hanno conquistato il riconoscimento di Legambiente anche Villasimius (Ca), Baunei (Og) e Bosa (Or); troviamo poi Basilicata e Puglia. Per la Toscana e la Sicilia guadagnano il podio Castiglione della Pescaia (Gr) e Capalbio (Gr), S. Vito lo Capo (Tp) e Santa Maria Salina (Me); la Campania vede le 5 vele con Pollica (Sa) e la Basilicata con Maratea (Pz). Per chi preferisce le vacanze al lago per quest’anno le 5 vele sono state conquistate da Tuoro sul Trasimeno (Pg) perché nonostante l’elevato flusso turistico si è riusciti a rispettare il paesaggio e a tutelarlo; seguono Appiano sulla Strada del Vino (Bz) sul Lago di Monticolo, Fie’ Allo Sciliar (Bz) sul Lago di Fiè nell’Alto Adige, Massa Marittima (Gr) sul Lago dell’Accesa, Molveno (Tn) sull’omonimo Lago in Trentino e Bellagio (Co) sul lago di Como. Ma se avete a cuore una particolare spiaggia che però non è arrivata a essere inclusa nella classifica di Legambiente potete partecipare al concorso La più bella sei tu che si svolge sia su facebook sia su twitter con l’hastag #laspiaggiapiùbella postando le foto e le più belle saranno poi giudicate dagli esperti di Legambiente.

La Guida Blu sarà in libreria dal 3 luglio.

Fonte:  Legambiente

 

Bandiere Blu, nel 2013 sono 248 le spiagge d’eccellenza

Aumentano le spiagge italiane da Bandiera Blu, le eccellenze balneari lungo i mari italiani: 135 località e 248 spiagge.

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La stagione balneare 2013 si apre con un piccolo successo: dalle 131 località che l’anno scorso hanno potuto fregiarsi della Bandiera Blu di mare pulito, quest’anno si è saliti a 135, per un totale di 248 spiagge(due in più dello scorso anno): il 10% dei lidi premiati in ambito internazionale sono italiani. Come ogni anno la Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) fregia con le Bandiere Blu le spiagge e le località più belle e pulite delle nostre coste (ma non solo: la new entry di Levico Terme in Trentino, Cannero Riviera e Cannobio Lido in Piemonte e Gardone Riviera in Lombardia sono le quattro località non marittime premiate), riconoscendone la pulizia, la tutela del territorio, la bellezza, il prestigio, la vivibilità: da nord a sud, le coste italiane si disseminano letteralmente di Bandiere Blu. Francavilla al mare in Abruzzo, Fermo e Pedaso nelle Marche, Campomarino in Molise, Tortolì in Sardegna, Carrara in Toscana, Framura e San Lorenzo al mare in Liguria e Levico Terme in Trentino sono le new entry di quest’anno, mentre le località retrocesse sono Marina di Gioiosa Jonica, Cariati e Amendolara in Calabria, Pozzallo in Sicilia e Scanno in Abruzzo.

Anche per il 2013 vediamo con soddisfazione un incremento di Bandiere Blu, ben 135 Comuni, che dimostra l’impegno continuo delle località rivierasche in un percorso per la piena sostenibilità. […] il turismo sostenibile è oggi una scelta obbligata per chiunque abbia la responsabilità di amministrare il territorio e lavori per il suo sviluppo.

ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fee Italia in occasione della presentazione dell’elenco ufficiale. Acque “eccellenti” secondo quelli che sono i parametri nazionali e campionamenti quasi costanti durante la stagione estiva sono i requisiti fondamentali per l’accesso a questa sorta di “elenco delle meraviglie” marittime italiane, ma anche efficienza nella depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata, la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, le aree pedonali, la ciclabilità, la cura degli arredi urbani, le aree verdi, i servizi al turismo sulle spiagge, le politiche urbane per i disabili,trasparenza sui dati delle acque di balneazione, alberghi e strutture a norma, servizi pubblici, spazio all’educazione ambientale (sia al cittadino che al turista), sostenibilità dell’attività ittica, certificazioni ambientali, questi sono solo alcuni dei parametri utilizzati per valutare il merito della località. Ma è l’acqua ad essere centrale nel Programma Bandiere Blu 2013:

La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione.

Insomma, la tutela della bellezza, del territorio, paga eccome: almeno da giugno a settembre, perchè molte delle queste località che seguono per il resto dell’anno faticano parecchio (sopratutto al sud), in una sorta di limbo di solitudine e dimenticanza che andrebbe stracciato. La dimostrazione ce la da questa mappa dettagliata: visto dall’altro, il panorama marittimo nazionale ha criticità piuttosto nette: da Grosseto ad Anzio (Rm), da Ventotene (Lt) ad Anacapri (Na), la costa tirrenica calabra, praticamente tutta la costa ionica, il Gargano e tutto il Tavoliere delle puglie, il mare tra Messina e Marsala, sono aghi nelle vene per gli amanti del mare, località oggi paradossali per un Paese che dal mare ha tratto una fetta larghissima della propria cultura tradizionale.

Ecco l’elenco con tutte le località.

Regione Abruzzo

Provincia di Chieti: Francavilla al Mare, Rocca San Giovanni, San Salvo,

Ortona, Fossacesia, Vasto – Punta Penna, Vignola San Nicola, San Vito Chietino

Provincia di Teramo: Pineto, Alba Adriatica, Tortoreto, Silvi Marina, Roseto degli Abruzzi, Martinsicuro, Giulianova

Regione Basilicata

Provincia di Potenza: Maratea

Regione Calabria

Provincia di Crotone: Cirò Marina, Melissa – Torre Melissa

Provincia di Reggio Calabria: Roccella Jonica

Regione Campania

Provincia di Napoli: Anacapri – Punta Faro, Gramola, Massa Lubrense

Provincia di Salerno: Pisciotta, Centola – Palinuro, Sapri, Casal Velino, Ascea Velia, Montecorice-Agnone – Agnone e Capitello, Postano, Castellabate, Acropoli, Vibonati, Pollica – Acciaroli e Pioppi

Regione Emilia Romagna

Provincia di Ferrara: Comacchio – Lidi comacchiesi

Provincia di Forlì-Cesena: San Mauro Pascoli – San Mauro Mare, Cesenatico

Provincia di Ravenna: Cervia – Milano Marittina, Pinarella, Cervia, Ravenna – Lidi Ravennati

Provincia di Rimini: Bellaria Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico

Regione Friuli-Venezia Giulia

Provincia di Gorizia: Grado

Provincia di Udine:  Lignano Sabbiadoro

Regione Lazio

Provincia di Latina: Ventotene – Cala Nave, San Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga

Provincia di Roma: Anzio

Regione Liguria

Provincia di Genova: Moneglia, Lavagna, Chiavari

Provincia di Imperia: Caporosso, Bordighera, San Lorenzo al Mare, Sanremo – Imperatrice

Provincia di La Spezia: Ameglia – Fiumaretta, Fra mura, Lerici

Provincia di Savona: Berteggi,Celle Ligure, Albissola Marina, Loano, Varazze, Albisola Superiore, Savona – Fornaci, Finale Ligure, Noli, Spotorno

Regione Lombardia

Provincia di Brescia: Gardone Riviera

Regione Marche

Provincia di Ancona: Senigallia, Numana, Ancona – Portonovo, Sirolo

Provincia di Ascoli Piceno: Grottammare, San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima

Provincia di Fermo: Pedaso, Fermo – Lido, Marina Parmense, Porto S.Elpidio,
Porto San Giorgio

Provincia di Macerata: Porto Recanati ,Potenza Picena – Porto Potenza Picena, Civitanova Marche

Provincia di Pesaro e Urbino: Fano, Pesaro, Gabicce Mare, Mondolfo

Regione Molise

Provincia di Campobasso: Campomarino, Termoli, Petacciato – Marina

Regione Piemonte

Provincia di Verbano-Cusio-Ossola: Cannero Riviera, Cannobio

Regione Puglia

Provincia di Bari: Polignano a Mare, Monopoli – Lido Rosso, Castel S.Stefano, Capitolo

Provincia di Brindisi: Fasano, Ostuni

Provincia di Foggia: Rodi Garganico

Provincia di Lecce: Salve, Castro, Melendugno, Otranto

Provincia di Taranto: Ginosa – Marina di Ginosa

Regione Sardegna

Provincia di Cagliari: Quartu S. Elena – Poetto

Provincia di Ogliastra: Tortolì – Lido di Orrì, Lido di Cea

Provincia di Olbia-Tempio: La Maddalena – Punta Tegge; Spalmatore
Palau – Palau Vecchio, Sciumara, Santa Teresa Gallura – Rena Bianca, Capo Testa Ponente

Provincia di Oristano: Oristano – Torre Grande

Provincia di Sassari: Castelsardo – Ampurias

Regione Sicilia

Provincia di Agrigento: Menfi

Provincia di Messina: Lipari – Lipari, Vulcano

Provincia di Ragusa: Ragusa – Marina di Ragusa, Ispica – Santa maria del Focallo, Ciricà

Regione Toscana

Provincia di Grosseto: Grosseto – Marina di Grosseto e Principina a Mare
Castiglione della Pescaia, Monte Argentario, Follonica

Provincia di Livorno: Rosignano Marittimo – Castiglioncello e Vada, Piombino – Parco naturale della Sterpaia, Bibbona – Marina di Bibbona, Castagneto Carducci, Livorno – Antignano e Quercianella, Cecina – Gorette e Marina di Cecina, San Vincenzo

Provincia di Lucca:Viareggio, Forte dei Marmi, Camaiore, Pietrasanta

Provincia di Massa-Carrara: Carrara

Provincia di Pisa: Pisa – Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone

Regione Trentino-Alto Adige

Provincia di Trento:Levico Terme – Lido

Regione Veneto

Provincia di Venezia: Venezia – Lido di Venezia, Eraclea – Eraclea Mare, San Michele al Tagliamento – Bilione, Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle

Fonte: ecoblog

Acqua pubblica, arriva il kit per i nuovi parlamentari

Gli attivisti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua hanno organizzato un banchetto davanti a Palazzo Montecitorio per consegnare ai neo-eletti deputati un kit sull’acqua pubblica. Nell’occasione sono state raccolte le firme per l’ICE, l’Iniziativa dei Cittadini Europei per convincere Bruxelles ad adottare misure volte a garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari.

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Sabato 16 marzo era il secondo giorno della nuova legislatura. Davanti a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, fin dalla prima mattina c’era un banchetto ricoperto di bandiere blu. Dietro il banco, gli attivisti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua consegnavano ai neo eletti parlamentari il kit dell’acqua e raccoglievano firme per l’iniziativa dei cittadini europei sull’acqua pubblica. Il kit aveva al suo interno una lettera, un opuscolo ed il testo della legge d’iniziativa popolare sull’acqua del 2007. Consegnandolo ai deputati che andavano al banchetto per ritirarlo gli attivisti chiedevano ufficialmente al nuovo parlamento di impegnarsi per la ripubblicizzazione dell’acqua nei primi cento giorni di legislatura. Questo il contenuto della lettera:

“Un nuovo Parlamento si è insediato in questi giorni dopo un voto che ha dato un segnale forte contro le politiche economiche tese alla mercificazione dei beni comuni. Lo stesso segnale c’è stato nel giugno 2011: 27 milioni di Sì per l’acqua bene comune. Da allora le manovre per aggirare quel voto hanno dimostrato una salda alleanza tra poteri economici forti e gran parte delle rappresentanze istituzionali. Ma in questi mesi si sta dimostrando possibile invertire la rotta che ha regalato ai privati i servizi pubblici e creato profitto sui beni comuni: nei comuni italiani in cui si sta avviando la ripubblicizzazione del servizio idrico così come in Europa, con l’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) per l’acqua pubblica che ha già superato il milione di firme. È possibile imboccare la strada della difesa dei beni comuni e questo è il momento di farlo! Per questo consegniamo a tutti parlamentari il ‘kit dell’acqua’: uno strumento attraverso il quale ripubblicizzare il servizio idrico in tutta Italia e rispettare la democrazia, applicando i risultati referendari del giugno 2011 e approvando la legge di iniziativa popolare sull’acqua depositata nel 2007. Perchè una volta di più si scrive acqua, si legge democrazia”.

La legge di iniziativa popolare cui si fa riferimento, presente all’interno del kit, è quella che venne consegnata nel 2007 al governo Prodi. Una sorta di bibbia per tutti gli attivisti dell’acqua. Il testo, intitolato “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico”, era stato dapprima discusso quindi approvato nell’assemblea organizzata dal Forum dei movimenti per l’acqua il 7 Ottobre 2006 a Firenze. Alla sua stesura contribuirono materialmente fra le settanta e le ottanta persone. Poi venne la raccolta firme: 406.626 cittadini firmarono affinché la proposta potesse essere presentata in parlamento. Infine la proposta di legge fu sottoposta al vaglio del Parlamento, dove fu assegnata alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. E lì rimase. Né il governo Prodi, né il successivo governo Berlusconi l’hanno mai messa all’ordine del giorno per l’approvazione. Ma è da lì che bisogna ricominciare. Da quel testo partorito sei anni or sono che conteneva all’interno il seme del bellissimo movimento che avrebbe condotto alla vittoria dei referendum, testo che aveva come obiettivi la tutela della risorsa idrica e della sua qualità, la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la gestione dello stesso mediante strumenti di democrazia partecipativa. Il kit è stato consegnato ai parlamentari del Movimento cinque stelle, del Partito democratico e di Sinistra ecologia e libertà. Gli altri partiti non si sono presentati. Ai parlamentari è stato anche chiesto di firmare per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) sull’acqua pubblica. L’ICE è una sorta di petizione ufficiale europea, uno strumento messo a disposizione dal Trattato di Lisbona ed entrato in vigore ad aprile 2012. Attraverso esso i cittadini comunitari possono proporre alla Commissione Europea un’iniziativa legislativa raccogliendo un milione di firme in almeno sette paesi dell’UE nell’arco di 12 mesi. Il milione di firme è già stato raggiunto, ma la raccolta continua: più saranno le firme consegnate a Bruxelles e maggiore sarà il peso politico dell’iniziativa. Attraverso l’ICE i movimenti per l’acqua di tutta l’Europa chiedono che l’Ue approvi – si legge sul sito http://www.acquabenecomune.org – “una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti. La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari”. Si può firmare l’ICE anche online a questo link. A livello europeo qualcosa inizia a muoversi e la politica nazionale – o almeno parte di essa – sembra finalmente disposta a dialogare con i movimenti. E anche a livello locale le cose non vanno male per i fautori dell’acqua pubblica. Napoli, Palermo e Torino hanno deciso di affidare le gestioni del servizio idrico a delle “aziende speciali”, togliendo così l’acqua dal mercato. Imperia, Vicenza, Pescara, Pistoia, Brescia e Varese sembrano procedere nella stessa direzione. Preoccupa invece, come nota Marco Bersani in un articolo, il silenzio sulla questione acqua che proviene da Milano e Genova, con le giunte Pisapia e Doria che avevano vinto le elezioni comunali cavalcando l’onda dei referendum (che si sarebbero svolti due sole settimane dopo), ma che una volta insediatesi non hanno fatto niente per mantenere le promesse fatte ai propri elettori.

Fonte. Il cambiamento