L’avvocato dei consumatori: “Ecco i 10 motivi per i quali non ho una carta di credito”

L’avvocato Ralph Nader, ambientalista e saggista americano, da anni impegnato sul fronte dei diritti dei consumatori, scende in campo contro il consumismo e contro uno degli strumenti per alimentarlo: la carta di credito. E spiega perché lui ha scelto di tenerla lontana da sé.carta_di_credito

“L’industria” delle carte di credito permette di controllare in maniera molto stringente i mercati, le merci e i…consumatori, molto più, naturalmente, del denaro contante. Questo lo sa molto bene l’avvocato americano Ralph Nader che negli States è un vero e proprio punto di riferimento per i diritti dei consumatori e per gli attivisti ambientalisti. E l’esclusione dei contanti dalle transazioni è andata via via aumentando in proporzione all’aumento e alla diffusione del mercato di beni e servizi tanto che oggi, soprattutto negli States ma ora anche in Italia, molti di questi non possono di fatto essere acquistati se non attraverso una carta di credito o strumento analogo. E il trend è quello di limitare sempre di più l’utilizzo del contante. Per molti può essere conveniente, ma chi appartiene alle fasce di popolazione a basso reddito può trovarsi nella condizioni di dover chiedere un’estensione del credito pagando poi costi nascosti. Comunque sia, l’avvocato Ralph Nader, dal canto suo, ha deciso di non possedere né utilizzare la carta di credito e spiega le dieci ragioni della sua scelta.

  1. La carta di credito conduce ad una massiccia invasione della privacy; i dati personali di chi acquista circolano nel mondo senza controllo. I data base divengono accessibili sia da parte dei governi che da parte degli hacker. E’ praticamente impossibile impedire la circolazione delle informazioni personali.
  2. Una volta che si entra nella “economia della carta di credito” si viene catturati dal sistema arbitrario del rating e del mercato del credito. Per esempio, se vi capita di protestare nei confronti di un venditore di auto o di una compagnia assicurativa, se siete vittima di false informazioni che vengono inserite nella vostra scheda, o anche se avete tante carte di credito, potreste trovarvi a sostenere costi elevati e magari a vedervi negato l’accesso a beni e servizi.
  3. L’economia della carta di credito, con le sue regole che negano la competitività, è inflattiva e influenza negativamente il potere d’acquisto dei consumatori e la capacità di risparmio delle categorie più deboli.
  4. Le carte di credito incoraggiano gli acquisti compulsivi, l’industria lo sa molto bene. Allungare alla cassa la tesserina di plastica anziché dover tirare fuori dal portafogli le banconote ci disconnette dal meccanismo dell’acquisto e ci impedisce di comprendere che stiamo “perdendo” denaro.
  5. I termini e le condizioni delle carte di credito sono per lo più non negoziabili e imperscrutabili. Si firma sulla linea tratteggiata che viene indicata e stop, difficilmente viene favorito il consumatore. E’ un contratto di servitù senza una vera scelta.
  6. Utilizzare il denaro contante incoraggia il consumatore a vivere secondo i propri mezzi senza entrare nel circolo vizioso del debito. Per esempio, se andate a fare shopping con i contanti e stabilite un budget, è impossibile spendere di più perché non avete portato altri soldi.
  7. Pagare con il contante evita tasse, sovrapprezzi, penalizzazioni e interessi.
  8. Pagare con i contanti per esempio al ristorante vi fa risparmiare tempo e vi mette al riparo dagli errori o da spiacevoli costi aggiuntivi sul conto.
  9. Pagare con i contanti impedisce alle società che gestiscono le informazioni online di sapere tutto su di voi e di vendere queste informazioni ad altri che hanno l’interesse a sapere tutto di voi.
  10. Spesso le carte di credito hanno un massimo di spesa che è troppo elevato in proporzione al salario del proprietario.

Chi è Ralph Nader

Ralph Nader è uno dei maggiori e più efficaci critici della società americana. Viene spesso chiamato come legale in azioni a difesa dei consumatori. Nel 1965 ha pubblicato il libro Unsafe at Any Speed, tradotto e pubblicato in italiano da Bompiani nel 1967 con il titolo L’auto che uccide, sulle vetture non sicure immesse sul mercato. Ha seguito campagne per la sicurezza dell’acqua potabile, per la salute sui luoghi di lavoro e la sicurezza ambientale. Ha contribuito a fondare innumerevoli gruppi e associazioni a difesa degli interessi della popolazione. Oggi Nader tiene conferenze durante le quali esprime la sua visione critica dell’imperialismo delle multinazionali

 

Fonte: ilcambiamento.it

Chi spiega all’avvocato che la CO2 intrappola il calore anche se invisibile?

Secondo il leader dell’opposizione della destra australiana, la CO2 è irrilevante in economia perchè è invisibile. Qualcuno potrebbe spiegare all’avvocato la chimica e la fisica elementari?Abbott-586x440

Farebbe ridere, se non fosse tragica, l’ultima alzata di ingegno del capo dell’opposizione di destra australiana: recentemente ha criticato l’emission trading (1) della CO2, in quanto mercato di una “sostanza invisibile, inodore, insapore e senza peso”. Probabilmente l’avvocato è rimasto fermo ai testi di Aristotele. Qualcuno dovrebbe forse spiegargli che dalla metà del ‘600 Torricelli e Pascal hanno dimostrato che i gas hanno un peso. Inoltre, nel 21° secolo non solo gli scienziati, ma anche tutti i cittadini, sanno bene che ci sono cose invisibili all’occhio che hanno un grande impatto, come i raggi X, la radioattività, i virus ed anche la gravità. John Cook fa inoltre giustamente notare su Skeptical Science che è proprio l’invisibilità della CO2 la causa del global warming. Il biossido di carbonio è infatti “invisibile” all’occhio umano perchè non assorbe nello spettro della luce visibile (la nebbia e le nuvole sono invece “visibili” perchè assorbono parte della luce). Se la CO2 fosse visibile, assorbirebbe energia e quindi il suo accumulo in atmosfera raffredderebbe il pianeta. La CO2 assorbe invece  nell’infrarosso, cioè la regione dello spettro di onde più lunghe di un micron (vedi grafico), quella dove la terra e gli oceani emettono verso lo spazio per mantenere l’equilibrio termico del pianeta. L’infrarosso emesso dal terreno è invisibile, ma è ben percepibile come energia radiante dai nostri recettori termici (2). Una parte del calore che normalmente verrebbe irraggiato nello spazio viene intrappolato e a sua volta re-irraggiato verso terra, con un effetto simile a quello di un lenzuolo o di una coperta. Purtroppo il fatto che la CO2 sia invisibile e gassosa non ci fa percepire il livello di inquinamento dell’atmosfera. Come ben dice Luca Mercalli, se invece fosse marrone e solida…Spettro-di-assorbimento-della-CO2

(1) E’ da notare che l’emission trading non è una tassa sulle emissioni di CO2, ma un modesto approccio liberista al problema: si comprano e si vendono permessi di emissione, così che chi è più virtuoso può guadagnare dalle riduzioni.

(2) Se si avvicina la mano a 10 cm da un ferro da stiro acceso appoggiato in posizione verticale si sente il calore radiante emesso nell’infrarosso anche se il nostro occhio non lo vede. La posizione verticale è necessaria per escludere il flusso di calore convettivo dell’aria calda.

Fonte. ecoblog