Stati Generali del Biogas, CIC: “Definire in fretta regole tecniche per biometano”

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I rifiuti organici rappresentano una miniera per ottenere biometano per autotrazione. A ribadirlo è il Consorzio Italiano Compostatori, intervenendo a Roma nel corso degli Stati Generali del Biogas. “Le aziende italiane sono pronte a produrlo e commercializzarlo, ma mancano ancora le regole tecniche adeguate”, ha sottolineato il direttore del CIC Massimo Centemero.  “Il biometano è un prodotto innovativo, che le aziende italiane sono già pronte a produrre e commercializzare”. Così Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC) intervenendo a Roma nel corso degli Stati Generali del Biogas alla tavola rotonda dedicata a “Il ruolo fondamentale del biometano nella transizione energetica italiana”.

“Il biometano, combustibile rinnovabile che si ottiene raffinando il biogas generato dalla digestione anaerobica, rappresenta una nuova frontiera legata all’economia circolare, soprattutto nel settore dei trasporti. Il biometano si potrà affiancare al compost per completare il paradigma dell’economia circolare. Dobbiamo purtroppo rilevare che, nonostante gli impianti siano pronti e gli investimenti siano sulla linea di partenza,mancano le norme tecniche di attuazione per la produzione e l’utilizzo del biometano. Per questo – ha aggiunto Massimo Centemero – sollecitiamo nuovamente, dopo due anni e mezzo dall’emanazione della norma che regola l’immissione del biometano in rete, la creazione di codici di rete e le caratteristiche standard tecniche che definiscano la qualità del biometano, sia per l’immissione in rete sia per l’autotrazione”.  Proprio il biogas e le sue nuove prospettive di crescita e sviluppo nel mondo agricolo e nel resto del Pianeta, nel rispetto e in ottemperanza alle recenti direttive di Cop21, sono stati i temi al centro della seconda edizione di Biogas Italy, organizzato dal CIB – Consorzio Italiano Biogas. In particolare, nel corso degli Stati Generali del Biogas 2016 che si sono svolti nella giornata del 25 febbraio, sono stati coinvolti i massimi esperti nazionali ed internazionali in materia, tra cui il Consorzio Italiano Compostatori.  L’Italia, ha ricordato il CIC nel corso dell’intervento, è seconda in Europa dopo la Germania per rifiuti organici trattati e per la produzione di compost: l’Italia potrebbe primeggiare in Europa dopo la Cop21 per la decarbonizzazione nel settore trasporti con la produzione di biometano quale combustibile avanzato.

Chi è il Consorzio Italiano Compostatori

Il CIC (Consorzio Italiano Compostatori) è l’associazione italiana per la produzione di compost e biogas. Il Consorzio, che conta più di 130 soci, riunisce imprese e enti pubblici e privati produttori di fertilizzanti organici e altre organizzazioni che, pur non essendo produttori di compost, sono comunque interessate alle attività di compostaggio (produttori di macchine e attrezzature, di fertilizzanti, enti di ricerca, ecc.). Il CIC promuove la produzione di materiali compostati, tutelando e controllando le corrette metodologie e procedure. Promuove le iniziative per la commercializzazione e la corretta destinazione dei prodotti ottenuti dal compostaggio e svolge attività di ricerca, studio e divulgazione relative a metodologie e tecniche per la produzione e utilizzazione dei prodotti compostati.
Maggiori informazioni sul sito istituzionale: www.compost.it

Fonte: agenziapressplay.it

CO2 e consumi di carburante: a marzo 2013 calano del 6,3% rispetto al 2012

A marzo 2013 le emissioni di CO2 causate dall’uso di benzina e gasolio per alimentare la auto sono diminuite di 547.608 tonnellate, e cioé del 6,3%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno: la stessa percentuale è confermata da Unione Petrolifera

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A marzo le emissioni di CO2 causate dall’uso di benzina e gasolio per alimentare la auto sono diminuite di 547.608 tonnellate, e cioe’ del 6,3%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre nei primi tre mesi del 2013 il calo si e’ attestato a5,1%, pari a oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2 in meno. Le cifre emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del ministero dello Sviluppo Economico. Il calo di marzo dipende dalla contrazione del consumo di carburanti (NdR: – 6,3% rispetto a marzo 2012, infatti) ed e’ stato determinato da una riduzione delle emissioni di CO2 provenienti dall’uso sia di benzina (-7,5%), sia di gasolio (-5,9%) per autotrazione. 
Un confronto: il comunicato di Unione Petrolifera

Prosegue il calo, anche se meno accentuato, dei consumi petroliferi italiani che nel mese di marzo sono ammontati a circa 5,1 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 6,8% (‐372.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012. I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari al 7,5%(‐54.000 tonnellate) rispetto a marzo 2012, mentre il gasolio autotrazione del 5,9% (‐120.000 tonnellate). La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di marzo è così risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio autotrazione, con un decremento del 6,3% (‐174.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012. A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 3,1% e per il gasolio dell’1,8%. Nei primi tre mesi del 2013, i consumi sono stati pari a circa 14,5 milioni di tonnellate, con un calo dell’8,8% (‐1.397.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2012. La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,5%(‐128.000 tonnellate), il gasolio del 4,5% (‐254.000 tonnellate). Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio) evidenzia un regresso del 5,1% (‐382.000 tonnellate).

Fonte. Eco dalle città