Da Fukushima 300 tonnellate al giorno di acqua contaminata nel Pacifico, la stima ufficiale

Il governo Giapponese ha reso noto che ogni giorno, da due anni, dalla centrale di Fukushima Daiichi finiscono in mare 300 tonnellate pari a 300000 litri di acqua contaminatacontaminazione-fukushima-620x350

Ebbene quel che si temeva è accaduto, l’incidente di Fukushima Daichi non è mai stato sotto il controllo della TEPCO. Ogni giorno, da quell’11 marzo 2011, data del terremoto e dello tsunami poi, sono stati sversati in mare ogni santo giorno 300 tonnellate di acqua contaminata da vari elementi radioattivi, tra cui lo stronzio. TEPCO sebbene sapesse ha sempre taciuto minimizzando al mondo il problema, probabilmente nel goffo tentativo di nascondere la sua imperizia e fors’anche di tenere in piedi la lobby del nucleare. Il premier del Giappone Shinzo Abe, nuclearista convinto, si è impegnato oggi a sostenere con gli sforzi del governo la perdita di acque radioattive nell’Oceano Pacifico per cui è stata dichiarata l’emergenza dalla RNA e ha ordinato al ministro dell’Economia, Commercio e Industria di agire con urgenza. Le perdite sono state stimate pari a 300 litri di acqua altamente contaminata da elementi radioattivi che si versa nell’oceano Pacifico ogni giorno. Secondo il governo anche se la TEPCO, la società che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima Daiich,i prende tutte le misure necessarie per accelerare la decontaminazione del sito occorreranno almeno 40 anni e più di 8 miliardi di euro. Secondo un responsabile del ministero per l’Industria si inizieranno a pompare le acque sotterranee per limitare le perdite con l’obiettivo di ridurre quei 300 litri quotidiani giorno per giorno. Ma probabilmente questo obiettivo non sarà facile da raggiungere poiché già era stato dichiarato che la capacità di pompaggio si fermava a 240 litri al giorno. Appena sabato scorso il quotidiano giapponese Asahi Shimbun aveva reso noto che le acque della falde sotto la centrale stavano risalendo rapidamente e che entro tre settimane sarebbero esondate. TEPCO aveva reso immediatamente noto che era pronta a progettare muri di contenimento in cemento che purtroppo però sarebbero inutili avendo il livello delle acque già superato la possibile altezza. La soluzione immediata adottata da Tepco consiste nell’iniettare nel suolo sostanze che lo rendano più solido per impedire che l’acqua appunto fuoriesca, ma non si crede molto in questa possibilità.

Fonte: Les Echos

Emergenza a Fukushima lo annuncia l’Autorità di regolamentazione Nucleare

E’ stata dichiarata l’emergenza dalla NRA l’Autorità di regolamentazione nucleare giapponese a Fukushima, dove l’acqua altamente radioattiva sfocia nel Pacifico senza che la TEPCO (Tokyo Electric Power) sia in grado di effettuare alcun controllofukushima2-594x350

Secondo la NRA l’acqua contaminata sta risalendo alla superficie, come ecoblog aveva già annunciato, oltre i limiti legali di scarico e a due anni dall’incidente nucleare dell’11 marzo 2011. Come riferisce l’Asahi Shimbun i livelli di radioattività delle acque al di sotto del reattore nucleare nr.1 dove in una cavità ai trovano circa 5000 litri di acqua radioattiva, sono saliti di 47 volte in soli cinque giorni. TEPCO ha riferito che sono state misurate 56.000 becquerel di sostanze radioattive, inclusi stronzio per ogni litro di acque sotterranee campionate ieri sotto il reattore nr. 1. L’entità della minaccia è rappresentata dall’acqua contaminata e dal suo impatto su ambiente e pesca sebbene non siano note con certezza le conseguenze. Ma fughe radioattive di questo tipo, è noto che possono influenzare la salute degli animali marini e degli uomini. Appena la settimana scorsa TEPCO aveva annunciato la scoperta di un lago radioattivo sotto i reattori nucleari nr.1 e nr.3 e le misure delle radiazioni in acqua sono state valutate tra i 20mila e i 40 miliardi di becquerel. Alla fine di luglio, la società aveva sostenuto che l’acqua contenente trizio, stronzio, cesio e altri elementi radioattivi era limitata ai laghi sotterranei ma solo dopo ha reso noto che quell’acqua si stava riversando nell’oceano Pacifico. Una notizia giunta, come rileva Le Monde all’indomani delle elezioni senatoriali che hanno portato alla vittoria il Partito Liberal Democratico del primo ministro Shinzo Abe, in gran parte favorevole al nucleare. A seguito di questa ammissione, le autorità nucleari giapponesi hanno aperto come previsto una serie di indagini per monitorare la contaminazione del mare. Tuttavia, Tepco aveva garantito che l’impatto della fuga radioattiva nel Pacifico era limitata. Ma le cose non stanno proprio così e ciò che ancora resta ignota è la fonte della fuga delle acque. La soluzione prospettata consiste in una serie di muri di contenimento in cemento armato che però sono stati bocciati proprio dall’NRA, essendo l’acqua innalzatasi oltre i livelli di altezza previsti per i muri di contenimento. Oggi la soluzione intravista è la solidificazione del terreno e l’impermeabilizzazione per evitare le perdite di acqua, ma sembra che questa risposta non sia sufficiente.

Fonte:  Asahi, Le Monde

 

A Fukushima trovato un lago di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare

Un lago sotterraneo contenente più di 5 mila tonnellate di acqua radioattiva è stato scoperto sotto la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, come ha ammesso la TEPCO173797143-594x350

Secondo il comunicato il trizio radioattivo è pari a 8,7 milioni di bequerel per litro, ossia 145 volte sopra i limiti. L’acqua si è accumulata in una cavità al di sotto del secondo reattore nucleare dopo lo tsunami causato dal sisma dell’11 marzo 2011 e che a causato l’incidente nucleare alla centrale ancora in atto. Gli esperti giapponesi hanno già espresso preoccupazione per l’alto livello del trizio radioattivo riscontrato in mare nelle prossimità della centrale e dovuto a perdite non controllate. La settimana scorsa i rappresentanti di TEPCO hanno per la prima volta ammesso la fuga di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico. Riferisce l’Asahi Shimbun che si sta valutando se l’acqua radioattiva dalla vasca sia filtrata in mare e se così fosse si pone la necessità di impermeabilizzare il terreno. Il 27 luglio, TEPCO aveva annunciato che un livello estremamente alto di cesio, pari a 2,35 miliardi di becquerel per litro d’acqua è stato rilevata nell’acqua accumulata nella vasca. Un funzionario della TEPCO ha riferito che sono al lavoro per controllare le perdite nel terreno e per evitare ulteriori perdite in mare. Resta di fatto che la centrale nucleare è ancora in equilibrio precario e che sembra davvero difficile mantenere il controllo e sopratutto gestirlo.

Fonte:  Ria, Asahi