Secondo un rapporto dello United States Geological Survey (Usgs) circa sette milioni di persone vivono in regioni del centro e dell’est degli Stati Uniti nelle quali la fratturazione idraulica può causare o ha già causato scosse telluriche che rischiano di danneggiare gli edifici: Oklahoma, Kansas, Texas, Colorado, New Mexico e Arkansas sono, nell’ordine, gli Stati maggiormente esposti alle scosse sismiche e Oklahoma e Texas sono gli stati più popolosi fra quelli a rischio.
“Il fatto di includere le scosse telluriche conseguenti alle attività umane ha fortemente accresciuto, nella nostra valutazione, il rischio in più parti degli Stati Uniti” ha spiegato Mark Petersen, responsabile della cartografia sismica dell’Usgs. È la prima volta che l’Usgs pubblica una carta nella quale vengono inseriti i rischi sismici risultanti dalla fratturazione idraulica e non soltanto quelli di origine naturale. Petersen precisa che negli ultimi cinque anni l’Usgs ha registrato un considerevole aumento delle scosse dovute al fracking in 21 siti degli Stati prima citati. Nella carta vengono mostrati i sismi di magnitudo superiore a 2,5 della scala Richter avvenuti fra il 1980 e il 2015.
Uno studio della University of Alberta Meat Control evidenzia i cambiamenti preoccupanti nelle dimensioni e nel peso dei polli negli ultimi 60 anni. Mentre in tutto il mondo aumenta il consumo della carne bianca a scapito di quella di manzo e di maiale.
Il pollame è destinato a diventare la carne più consumata al mondo nel corso dei prossimi 5 anni, secondo un rapporto pubblicato dall’Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD). Questo vale principalmente per gli Stati Uniti d’America, dove il consumo della carne di pollo supera di gran lunga quello di manzo e maiale. E, a causa delle continue raccomandazioni dietetiche nel mangiare meno carne rossa, l’ossessione degli Americani nei confronti della carne bianca di pollo non conosce sosta da 30 anni a questa parte. Le conseguenze di questi comportamenti alimentari però stanno raggiungendo limiti biologici e umani incredibili. Per avere un’idea di quanti polli finiscono sulle tavole degli Americani, basta comparare i dati del grafico sottostante: l’americano medio mangia pollo quattro volte in più rispetto a quanto faceva in passato, esattamente ai primi anni del 1900, secondo i dati dello United States Department of Agriculture (USDA). Al momento, si stimano circa 80 punti, pari a 9 galline l’anno pro capite.
Oltre al danno, la beffa. Più gli americani mangiano pollo, più cresce la domanda, in un circolo vizioso senza freni dalle conseguenze allucinanti: il codice genetico delle galline viene forzato per soddisfare la fame degli Americani. «Se la gente continuerà a mangiare pollo in abbondanza – afferma Michael Lilburn, professore presso l’Ohio State University’s Poultry Research Center – i polli dovranno diventare ancora più grandi. Probabilmente dovremo aumentare la quantità di carne nel petto delle galline». Delle dichiarazioni e delle stime che non lasciano dubbi: gonfiare le galline per soddisfare la fame degli Americani. L’industria del pollame ha dovuto adeguarsi e tenere così il passo di questa ossessione. Le nuove tecnologie degli anni ’40 del 1900 hanno permesso una migliore nutrizione dei volatili e un più efficace controllo delle malattie, oltre ad una proficua gestione della produzione. Più tardi, i progressi nell’imballaggio e nel trasporto hanno facilitato la crescita delle aziende avicole commerciali. Ma i passi da gigante l’industria li ha fatti selezionando i tratti genetici delle galline maggiormente commerciali, in particolare quelli dei volatili più grandi. Uno studio della University of Alberta Meat Control, pubblicato lo scorso autunno, evidenzia i cambiamenti preoccupanti nelle dimensioni e nel peso dei polli negli ultimi 60 anni. Gli uccelli, che un tempo pesavano poco più di 900 grammi in piena crescita, ora pesano più di 4 chilogrammi. Il grafico sottostante mostra il peso relativo a tre razze in tre diversi periodi: 1950, 1970 e 2005. E le galline “oversize” sono ora diventate uno standard industriale. Tutto è a base di carne bianca. E questo ha costretto l’industria a trattare uccelli di più grandi dimensioni.
Ma come si è arrivati a tutto ciò? La carne bianca è quella più economica e accessibile. I bovini e i suini costano di più rispetto ai polli e questo facilita il consumo di essa anche tra le classi meno abbienti. Il pollo dunque è a buon mercato, ed è la fonte principale di proteine tra le carni. Per questo motivo, la Tyson Foods, il più grande produttore di carne, ha previsto una crescita costante della domanda di pollo. Se tutto va secondo i piani della multinazionale, le dimensioni del pollame cresceranno. «Ancora non si è raggiunto il limite massimo di peso – chiude Michael Lilburn – Probabilmente si raggiungerà il limite solo quando ci sarà una perdita di qualità del prodotto, quando gli effetti collaterali saranno troppo onerosi. Ma ancora siamo lontani da quel punto».
Il provvedimento è fortemente osteggiato dai repubblicani, ma secondo un sondaggio dell’Università di Yale godrebbe di un supporto trasversale da parte dei cittadini USA. I due terzi degli americani sostengono la politica del presidente Barack Obama per la riduzione della CO2, che prevede una diminuzione del 30% rispetto al 2005 delle emissioni da parte degli impianti di produzione di energia entro il 2030. Il sondaggio è stato svolto dall’università di Yale e mostra che il 68% degli intervistati è a favore di una qualche regolazione nelle emissioni; è interessante notare che il sostegno è trasversale, perchè attraversa tutti i partiti politici, anche se è naturalmente più alto tra i democratici (80%) che tra i repubblicani (54%). La decisa ostilità del Grand Old Party alle misure antinquinamento sembrerebbe riflettere più il suo legame con l’industria fossile che l’opinione dei suoi elettori. Esiste inoltre una maggioranza (64%) a favore di una più stretta regolamentazione degli impianti alimentati a carbone, anche se in questo caso ta gli elettori repubblicani prevale la contrarietà. Attraverso la regolamentazione delle omissioni Obama realizza il programma annunciato lo scorso anno di un new deal per l’ambiente. Secondo i commentatori di Climate Progress si tratta dell’azione più significativa effettuata da un presidente USA per controllare l’inquinamento. Le cinquanta centrali a carbone più inquinanti degli USA emettono ogni anno oltre 650 Mt di CO2, pari a una volta e mezza le emissioni italiane.
Gli americani stanno lentamente realizzando che non tutto il cibo venduto nel loro Paese sia di ottima qualità. Ci sono alcuni alimenti che sono vietati altrove
Negli Stai Uniti gira merce di ogni genere e anche alimenti che altrove sono vietati per restrittive regole sanitarie. Con il TTIP, l’Accordo transatlantico che è discusso in queste ore tra Europa e Usa rischiamo di trovarci sul mercato italiano e europeo qualcuno di questi 10 alimenti che in Usa sono regolarmente venduti ma che da noi in Europa sono vietati. Ecco la lista dei 10 cibi consumati in Usa ma vietati altrove.
Latte con ormoni della crescita
La somatotropina ricombinante bovina (rBST) è stata sintetizzata con la tecnologia del DNA ricombinante da Monsanto che ha usato i batteri dell’E. Coli e è il farmaco da latte più venduto negli Stati Uniti con il nome di Posilac. rbGH è una versione sintetica della somatotropina bovina naturale (BST) e questo ormone sintetico è iniettato nelle mucche da latte per aumentarne la produzione. E’ vietato in almeno 30 altre nazioni, tra cui Australia, Nuova Zelanda, Israele, Unione europea e il Canada a causa dei rischi per la salute umana quali la possibilità di sviluppare cancro al colon-retto , della prostata e il tumore al seno attraverso la conversione delle cellule dei tessuti normali in cancerose. Anche le mucche da latte trattate con rBGH possono soffrire di almeno 16 diversi disturbi tra cui la mastite che viene curata con antibiotici. In molti hanno cercato di informare il pubblico circa i rischi legati all’uso di questo ormone nella vacche da latte ma i loro tentativi sono stati schiacciati dalle potenti industrie casearie e farmaceutiche e dai loro legami di governo. Nel 1997 due giornalisti Jane Akre e Steve Wilson affiliati della FOX proposero un servizio, mai andato in onda sui pericoli dell’ormone rBGH. Gliavvocati di Monsanto un inserzionista importante della rete televisiva in Florida minacciarono conseguenze disastrose se il documentario fosse stato trasmesso. Resta dunque autorizzato negli Usa e i consumatori per difendersi devono leggere molto bene l’etichetta e scegliere prodotti in cui è chiaramente indicato che il latte è senza rBGH.
La papaya OGM
La maggior parte della papaya hawaiana è OGM e ciò per sviluppare la resistenza al virus ringspot. E’ vietata nell’Unione Europea ed è un prodotto Monsanto. Bene, nel merito degli OGM in Europa abbiamo una serie di divieti che si basano sul principio di precauzione, il che è la nostra scelta almeno per ora. Una chicca: l’amministrazione Obama ha posto l’ex avvocato della Monsanto e Vice Presidente Michael Taylor quale responsabile della sicurezza alimentare degli Stati Uniti (Deputy Commissioner for Foods at the United States Food and Drug Administration) e Clarence Thomas altro ex avvocato di Monsanto quale giudice della Corte Suprema. Nessuno dei due crede vi sia conflitto di interesse Carne di maiale con ractopamina
La ractopamina è farmaco beta- agonista e usato per curare l’asma ma è entrato nellle stalle quando si è scoperto che accresceva la massa muscolare e in grado di ridurre i grassi nella carne.La ractopamina è usata negli Stati Uniti per il 45% dei suini e per il 30% del bestiame. Fino al 20% di ractopamina resta nella carne che si compra al supermercato. Questo farmaco è vietato in 160 Paesi tra cui Europa, Russia, Cina e Taiwan a causa dei suoi effetti nocivi sulla salute umana poiché interferisce con il sistema cardiovascolare e si sospetta sia responsabile dell’iperattività nei bambini; causa anomalie cromosomiche e disturbi comportamentali. Negli animali interferisce con la fertilità, causa mastite e aumenta la mortalità e le disabilità. Bevande con ritardante di fiamma BVO
In alcune altre bibite al gusto di agrumi o negli integratori per sportivi è presente una sostanza chimica sintetica il BVO ossia oli vegetali bromurati, oli vegetali bromurati, originariamente brevettata da aziende chimiche come ritardante di fiamma. Dopo la petizione di una ragazza americana Coca Cola e Pepsi hanno bandito questa sostanza dalle loro bevande, ma ne restano molte altre in commercio. Il BVO si accumula nei tessuti e nel latte materno e studi sugli animali hanno dimostrato che interferisce con la fertilità e causa problemi comportamentali. Quando ingerito il bromo compete con gli stessi recettori utilizzati per catturare iodio e ciò porta a carenza di iodio. La tossicità del bromo può manifestarsi sotto forma di eruzioni cutanee, acne, perdita di appetito, stanchezza e aritmie cardiache. E’vietato in Europa e Giappone.
Coloranti artificiali
Più di 3.000 additivi alimentari, conservanti, aromi, sono aggiunti agli alimenti inclusi quelli per lattanti e per bambini. Molti di questi sono vietati in diversi paesi, poiché considerati tossici e con effetti sulla salute pericolosi. Vietati in Norvegia e Austria mentre nel 2009 il governo britannico ha consigliato alle aziende di smettere di usare coloranti alimentari. L’Unione europea richiede che siano riportati in etichetta. Nei paesi in cui sono vietati questi coloranti le aziende alimentari come la Kraft utilizzano coloranti naturali, invece, come estratto di paprika o barbabietola. Pollo con arsenico
Farmaci a base di arsenico sono approvati per l’uso nei mangimi negli Stati Uniti, perché fanno crescere più rapidamente e fanno apparire la carne più fresca. La US Food and Drug Administration (FDA) ha dichiarato questi prodotti sono sicuri perché contengono arsenico organico considerato meno tossico rispetto agli altri in forma inorganica nono per essere cancerogeno. E’ vietato nell’Unione Europea poiché diversi studi hanno spiegato che l’arsenico organico può trasformarsi in inorganico ed è ciò che è stato trovato analizzando polli in vendita nei supermercati. L’ arsenico inorganico contamina anche il letame da dove passa nell’acqua e ciò ha causato alti livelli di arsenico nel riso coltivato negli Stati Uniti. Nel 2011 la Pfizer ha annunciato di voler interrompere volontariamente la commercializzazione del suo additivo per mangimi a base di arsenico roxarsone, ma altri prodotti sono ancora presenti sul sul mercato . Diversi gruppi ambientalisti hanno intentato una causa contro l’ FDA per richiederne la rimozione dal mercato. Nell’Unione europea i composti a base di arsenico non sono mai stati approvati come sicuri per l’alimentazione animale. Pane al bromato di potassio
Oltre il 75% dei cittadini pensa che il clima stia cambiando adesso e non c’è nemmeno uno stato in cui gli “scettici” siano in maggioranza. I repubblicani devono forse cambiare agenda?
Secondo un sondaggio eseguito dal prof Krosnick dell’Università di Stanford, oltre il 75% degli americani (con punte dell’88%) ritiene che il global warming sia reale e stia avvenendo nell’arco di tempo delle nostre vite. E’ interessante notare che ciò avviene anche negli stati del sud a tradizionale maggioranza repubblicana; dall’Arizona, al Texas, alla Florida, all’Oklahoma, non esiste un singolo stato in cui gli scettici siano la maggioranza.(1)
Nonostante gli imponenti sforzi dei media USA per alterare la realtà, dando uno spazio esagerato alle opinioni dei negazionisti, i cittadini americani non hanno bevuto le loro frottole. Secondo diversi commentatori, a convincere i cittadini USA non è stato un sussulto illuminiatico di fiducia nella scienza, ma l’esperienza diretta che il clima sta cambiando, soprattutto con più ondate di calore negli stati del sud. L’aspetto più significativo del sondaggio è tuttavia l’ ampio favore che incontrano le politiche per ridurre le emissioni di gas serra: limiti di legge, case e auto più efficienti ricevono un sostengo del 70%, riduzione dell’inquinamento da carbone al 60%, mentre la possibilità di incentivi alle rinnovabili arriva addirittura all’80%. «Il rapporto è chiarissimo» ha affermato il deputato democratico Waxman. «Mostra che una vasta maggioranza di americani comprende che i cambiamenti climatici sono un pericolo crescente. Riconoscono che abbiamo l’obbligo morale di proteggere l’ambiente e l’opportunità economica di sviluppare le tecnologie energetiche pulite del futuro. Gli americani sono più avanti del Congresso nel dare ascolto agli scienziati».
Lo capiranno i repubblicani?
(1) La mappa in alto è stata pubblicata sul sito del comitato Energia e Commercio del Partito Democratico (USA), realizzata dal Geospatial Center di Stnford sulla base dei dati di Krosnick.
Solar Impulse, l’aereo alimentato a pannelli fotovoltaici ideato da Bertand Piccard e André Borschbergè, ha sorvolato la Baia di San Francisco: il 1 maggio parte per la trasvolata degli States.
Sono rimasti a bocca aperta gli abitanti della Baia di San Francisco quando ieri hanno visto l’aereo Solar Impulse sorvolare i cieli della costa ovest degli Stati Uniti durante un volo di prova: il team di Solar Impulse sta effettuando gli ultimi voli per la messa a punto del velivolo che il primo maggio partirà da San Francisco direzione New York. Per la prima volta un aereo alimentato completamente ad energia solare, che riesce a volare anche di notte, attraverserà gli Stati Uniti, effettuando alcune tappe intermedie: San Francisco, Phoenix, Atlanta (o St. Louis), Washington DC e New York, queste le città che vedranno arrivare e ripartire l’incredibile velivolo. Tra una tappa e l’altra Bertand Piccard e André Borschbergè terranno delle conferenze sulle energie rinnovabili. Quando ero una bambino ho visto mio padre fare immersioni, con la Marina degli Stati Uniti, fino al punto più profondo dell’oceano: quella fu la mia prima ispirazione. Oggi con l’esplorazione scientifica voglio ispirare gli altri a raggiungere l’impossibile grazie anche ad uno spirito pionieristico. Ha spiegato Picard al quotidiano inglese The Indipendent, il visionario progettista svizzero e che promette di stupire il mondo, o almeno gli Stati Uniti, con il suo volo. L’obiettivo finale è il giro del mondo fatto con un aereo solare, in grado di volare senza carburante sia di giorno che di notte; le immagini regalateci dal team che lavora ogni giorno sul progetto Solar Impulse sono incredibili: l’aereo, che raggiunge la ragguardevole velocità di crociera di 80km/h (quello pilotato da Orville Wright nel 1903 arrivò a 48km/h), può ospitare un solo pilota munito di maschera d’ossigeno, dato che l’aereo non è dotato di un sistema di pressurizzazione per questioni di peso. Con l’apertura alare di un Airbus A340 (63,4m) e il peso di 1.600 kg, l’aereo è in fibra di carbonio ed ultraleggero e si alimenta grazie ai pannelli fotovoltaici posti lungo tutta la superficie alare: zero emissioni, zero inquinamento. Finchè il cielo è sereno l’unica cosa che può fermare Solar Impulse è la fatica del pilota: ha già volato sopra l’Europa (Svizzera e Spagna) e sul Marocco e ora tocca agli americani restare a bocca aperta.