Piste ciclabili, nasce il sistema delle ciclovie turistiche italiane

Priorità alle ciclovie VenTo, del Sole, dell’Acquedotto Pugliese e del Grab romanofiab_rete_bicitalia

Da Torino a Venezia, da Verona a Firenze, da Caposele (Av) a Santa Maria di Leuca (Le), nasce finalmente il sistema delle ciclovie turistiche nazionali. Noi di Ecoblog che della bicicletta ci occupiamo spesso in tutte le sue forme possiamo ben dirlo: finalmente. Perché l’Italia, con tutte le sue ricchezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche, non può non colmare il gap con paesi come Austria e Germania da anni all’avanguardia sul fronte del cicloturismo.

Per farlo serve far pedalare i cicloturisti in sicurezza ed è proprio con questo obiettivo che sono stati firmati la scorsa settimana i protocolli d’intesa per la progettazione e la realizzazione dei primi percorsi previsti dalla Legge di Stabilità 2016.

La priorità viene data a 4 percorsi:
– la ciclovia VenTo, 680 km da Venezia a Torino;
– l’Acquedotto Pugliese, 500 km da Caposele (Av) a Santa Maria di Leuca (Le);
– il Grab – Grande Raccordo Anulare delle Biciclette intorno a Roma;
– la Ciclovia del Sole, 300 km da Verona a Firenze.

Nel triennio 2016-2018 gli investimenti saranno nell’ordine dei 91 milioni di euro: 17 quest’anno, 37 nel 2017 e 37 nel 2018).

“È un giorno per noi molto importante, vogliamo riportare la bicicletta come mezzo di turismo e non solo di trasporto. Non stiamo facendo annunci ma realizzando cose molto concrete per il turismo italiano che è in crescita” ha dichiarato il ministro dei trasporti Graziano Delrio.

Altri 10 milioni di euro verranno messi a disposizione delle regioni interessate a implementare la loro rete ciclabili. A oggi sono 8: Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Basilicata e Puglia.

Fonte:  Ansa

 

Puglia, le tariffe dell’acqua: un incremento del 5% rispetto al 2012. In Italia la media è del 13,7%

Intervista a Luigi De Caro, Responsabile dell’Area Affari Regolamentari dell’Acquedotto Pugliese che spiega le decisioni ultime sulla tariffa. “Sconti per le famiglie disagiate fino al 15%. Un impegno concreto delle istituzioni a chi ha bisogno di aiuto” di Caterina Quagliarella pubblicato su “La voce dell’Acqua” – luglio 2013375771

di Caterina Quagliarella

Le tariffe dell’acqua rappresentano per i consumatori un tema di stringente attualità. Ci siamo rivolti, così, a Luigi De Caro, responsabile dell’Area Affari Regolamentari dell’Acquedotto Pugliese, che cura i rapporti con l’Autorità Idrica Pugliese e l’AEEG, gli organismi preposti a “fare il prezzo” dell’acqua. Sappiamo che l’AIP (l’Autorità Idrica Pugliese) ha determinato le nuove tariffe per l’ATO Puglia… Le tariffe sono state decise dall’Aip a fine aprile. Successivamente sono state trasmesse all’AEEG, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, per l’approvazione definitiva, prevista per fine giugno.
Ci sono variazioni rispetto allo scorso anno? 

L’AIP ha deliberato un incremento del 5% rispetto al 2012.

Ma non è eccessivo? 

Direi proprio di no, considerato che, in base ad un recente studio effettuato dall’ANEA, l’Associazione Nazionale Enti d’Ambito, l’incremento tariffario medio in tutt’Italia per il 2013 è pari al 13,7%. L’aumento deciso dall’AIP è, dunque, ben al di sotto della media nazionale. In termini economici, per una famiglia tipo, composta da tre persone, l’incremento della bolletta idrica sarà pari a 14,93 euro all’anno, con un aumento di poco più di un Euro al mese.
Quali sono i criteri, in base a cui è stato rivisto il prezzo dell’acqua? 

Il nuovo metodo stabilito dall’AEEG contempla importanti innovazioni. In particolare, in sintonia con l’esito del referendum di giugno 2011, è stata eliminata la componente tariffaria relativa alla remunerazione del capitale investito (valore fisso pari al 7% del capitale investito dal gestore) e sostituita con oneri finanziari legati agli investimenti effettivamente realizzati con risorse dell’AQP. Il precedente metodo, inoltre, stabiliva la tariffa in base ai costi preventivi previsti nel Piano d’Ambito; l’attuale si basa sui costi già sostenuti dal gestore.

Qual è la novità più interessante rispetto al passato? 

Sicuramente l’istituzione del Fondo per i Nuovi Investimenti (FoNI): dalla tariffa applicata agli utenti verranno accantonate risorse destinate alla realizzazione di nuovi investimenti ovvero al finanziamento di agevolazioni per le utenze deboli.
Quali sono i benefici per le fasce deboli? 

Grazie ad un protocollo d’intesa tra Regione Puglia, AIP, Anci Puglia e Acquedotto Pugliese sono previsti sgravi da 37 euro annui per i nuclei familiari più disagiati a 117 euro per le famiglie più numerose. Ciò si traduce in una riduzione della bolletta idrica dall’8% al 15% rispetto al 2012.
http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/SALA_STAMPA/La_voce_dellacqua/Numeri_precedenti/AQP%20-%20voce%20acqua%207_2013_def.pdf

fonte: eco dalle città

L’Acquedotto Pugliese aderisce all’APE, l’Associazione internazionale degli operatori pubblici

L’Acquedotto Pugliese aderisce all’APE (Aqua Publica Europea), l’Associazione internazionale degli operatori pubblici del Servizio Idrico Integrato. Una fitta rete d’acquedotto che raccoglie quarantuno aziende da Bruxelles a Milano, da Bari a Parigi, da Cagliari a Siviglia. Un fatturato da 4 miliardi e 500milioni di euro

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Oltre quaranta milioni di abitanti serviti, molte tra le best practise migliori d’Europa, e una fitta rete d’acquedotto che come una ragnatela sotterranea, indispensabile e preziosa, unisce Bruxelles e Milano, Bari e Parigi, Cagliari e Siviglia. È la rete di APE – Aqua Publica Europea – l’associazione internazionale degli operatori pubblici del Servizio Idrico Integrato, che si è estesa di recente con l’adesione, per l’Italia, di Acquedotto Pugliese. L’assemblea annuale del 28 giugno, presieduta dalla presidente Anne Le Strat (che è anche presidente di Eau de Paris), ha fotografato una realtà vivace e in crescita. Oggi Aqua Publica Europea raccoglie quarantuno aziende, provenienti da sette Paesi (Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Spagna, Germania, Portogallo). A queste si aggiungono quattro associazioni di operatori pubblici: Aquabru – Association des eaux de Bruxelles (Belgio); Aeopas – Asociación Española de Operadores Públicos de Abastecimiento y Saneamiento (Spagna); FNCCR – Fédération Nationale de Collectivités (Francia); e AIA – Associação Intermunicipal de Água da Região de Setúbal (Portogallo). Nel complesso le aziende aderenti ad APE rappresentano un fatturato che supera i 4 miliardi e 500milioni di euro, che si traducono in cantieri aperti sul territorio per realizzare pozzi, estendere reti, potenziare depuratori, e più in generale nella garanzia per i cittadini di avere a disposizione un servizio efficiente, solidamente gestito da operatori pubblici, direttamente controllati dagli Enti Locali. L’assemblea è anche stata l’occasione in cui fare il punto sui prossimi passi di APE per promuovere la gestione pubblica dell’acqua puntando sull’efficienza, la sostenibilità e l’innovazione che gli operatori pubblici del servizio idrico sono in grado di produrre. Proprio in tema di innovazione, APE insieme ad altri network è stata selezionata di recente dalla Commissione Europea per la creazione di un “action group” nell’ambito della “European Innovation Partnership on water”. Contemporaneamente, APE sta partecipando ad altri due bandi europei: sugli appalti pubblici innovativi (nel 7° Programma Quadro su ricerca e innovazione, FP7), e sul risparmio energetico nella produzione idrica (nel programma Life+). Aqua Publica Europea si è schierata fin dall’inizio a sostegno della Europea Citizens Initiative, la petizione sull’acqua che mira a modificare la legislazione europea per escludere i servizi idrici dalla normativa sul mercato unico. Una campagna che ha già raccolto oltre un milione e mezzo di firme, soprattutto in Germania e Austria, e che sta portando risultati importanti. È di fine giugno infatti la notizia che la Commissione Europea ha cancellato la privatizzazione dei servizi idrici dalla nuova direttiva sui contratti di concessione: il commissario al Mercato Interno Micheal Barnier ha annunciato di escludere il tema dalla normativa, confermando di non aver intenzione di privatizzare il servizio idrico.

 

Fonte: eco dalle città

L’Acquedotto Pugliese lancia l’iniziativa “Un tweet per l’acqua”

AQP invita tutti ad inviare domani un tweet al proprio account ufficiale: ogni “cinguettio” si trasformerà in un euro per portare l’acqua in Africa. Il progetto celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua che ricorre venerdì 22 marzo

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L’Acquedotto Pugliese – con rete idrica di oltre 20 mila chilometri, tra i più lunghi del mondo – lancia l’iniziativa “Un tweet per l’acqua”. L’iniziativa è il modo dell’Acquedotto Pugliese di festeggiare la Giornata Mondiale dell’Acqua che ricorre venerdì 22 marzo 2013. Per ogni cinguettio inviato nella giornata di venerdì 22 marzo all’account twitter ufficiale dell’Acquedotto Pugliese (@AcquedottoP), la società si impegna a donare un euro per portare l’acqua in un villaggio del Burkina Faso nell’Africa centrale. La Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita nel 1992 dalla Nazioni Unite, è un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla critica questione dell’acqua nella nostra epoca, con particolare riguardo all’accesso all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Oggi sono ancora 783 milioni le persone nel mondo che non hanno accesso all’acqua salubre. Il progetto finanziato dall’Acquedotto Pugliese ha preso il via due anni fa quando l’azienda si è impegnata nella costruzione di un pozzo al limitare di un villaggio del Burkina Faso per garantire un approvvigionamento vitale e decoroso da parte dei suoi abitanti. I lavori oggi sono alle battute finali, grazie anche all’impegno del Nunzio apostolico Mons. Vito Rollo. L’Acquedotto Pugliese lanciando l’iniziativa “Un tweet per l’acqua” vuole contribuire a migliorare ulteriormente le condizioni di vita nel villaggio. Tutti i tweet o retweet inviati a @AcquedottoP contribuiranno a diffondere il messaggio in rete e a far crescere l’ammontare di fondi da destinare al progetto. Se sarà inserito l’hastag #WaterWorldDay i tweet saranno visibili da tutti gli interessati alla Giornata Mondiale dell’Acqua.
Per maggiori informazioni www.aqp.it e http://www.unwater.org/water-cooperation-2013/home/en/

Fonte:eco dalle città