Il mare più pulito d’Europa è a Cipro: la classifica delle acque di balneazione EEA

Per L’agenzia Europea dell’Ambiente è a Cipro il mare più pulito d’Europa seguito da Malta (99 % ritenuta eccellente), Croazia (95 %) e Grecia (93 %)

Il mare più pulito d’Europa è a Cipro come risulta dalle analisi microbiologiche eseguire dall’EEA, l’Agenzia Europea dell’ambiente che ha mappato tutte le acque balneabili del Vecchio continente, inclusi laghi e fiumi. Anche nel Lussemburgo la qualità delle acque dei laghi è eccellente mentre per i mari oltre alla già citata Cipro risultano eccellenti le spiagge di Malta, Croazia e Grecia. A cavarsela maluccio ci sono l’Estonia (6%), i Paesi Bassi (5%), Belgio (4%),Francia (3%), Spagna (3 %) e Irlanda (3%) che non ottengono la sufficienza per le loro acque di balneazione. La relazione annuale sulla qualità dell’acqua dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) raccoglie la qualità dell’acqua in 22.000 zone di balneazione in tutta l’UE, Svizzera e per la prima volta anche in Albania. A disposizione dei cittadini anche il sito interattivo da consultare per conoscere la balneabilità delle aree di interesse. Le analisi sono svolte dalle autorità locali che prelevano campioni di acqua dalla primavera e per tutta la stagione balneare. Le analisi sono poi valutate con un giudizio che va da eccellente, a buono, a sufficiente a insufficiente. I rating si basano sulla presenza di batteri che indicano l’inquinamento da liquami. C’è da precisare che queste analisi si basano sulla presenza di colibatteri fecali e non considerano la presenza di altri rifiuti o di altri parametri che possono danneggiare l’ambiente. Dalle analisi emerge che i siti di balneazione sono puliti e sicuri per la salute umana mentre i mari d’Europa restano minacciati dai cambiamenti climatici, inquinamento, pesca eccessiva e acidificazione.

Cipro ha il mare più incontaminato d’Europa87811961

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Janez Potočnik il Commissario per l’ambiente ha dichiarato:

E ‘bello che la qualità delle acque di balneazione europee continui a essere di alto livello, ma non possiamo permetterci di essere compiacenti con una risorsa preziosa come l’acqua. Dobbiamo continuare a garantire che sia le acque di balneazione sia l’acqua potabile così come i nostri ecosistemi acquatici siano completamente protetti.

In Europa il 95% dei siti di balneazione ha soddisfatto i requisiti minimi, l’83% è stato definito eccellente e solo il 2% è stato classificato come insufficiente. La percentuale di siti che passano i requisiti minimi nel 2013 sono più o meno le stesse del 2012, tuttavia, la percentuale di siti eccellenti si è incrementata dal 79% del 2012 all’ 83% del 2013. E’ migliorata leggermente la qualità delle acque costiere con l’85% dei siti classificati come eccellente e lo sono tutte le spiagge della Slovenia e Cipro. Nell’entroterra, la qualità delle acque di balneazione sai è abbassata e il Lussemburgo è stato l’unico paese a ricevere eccellente per tutti i suoi siti di balneazione interni con la Danimarca che chiude con il 94% di siti eccellenti. La Germania ha raggiunto questo punteggio superiore al 92% per quasi 2000 siti di balneazione interni.

Hans Bruyninckx , direttore esecutivo dell’EEA ha dichiarato:

In Europa è migliorata negli ultimi due decenni la condizione delle acque di balneazione e non troviamo più quantità elevate di liquami, mentre la grande sfida ci arriva dai carichi di inquinamento di breve termine che si hanno durante forti piogge o inondazioni; ciò perché il sistema fognario non regge e ciò porta i batteri fecali in terreni agricoli, mari e fiumi.

Fonte:  EEA

© Foto Getty Images –

In Europa le acque di balneazione sono sempre più pulite

Acque balneabili in Europa: la qualità è elevata ecco dove sono le aree più pregiate.acque-620x350

Cipro e Lussemburgo sono i posti in cui la balneazione è migliore grazie a un’eccellente qualità dell’acqua. Ma ad aver raggiunto in Europa alti valori di qualità delle acque di balneazione superiore alla media Ue sono: Malta (97%), Croazia (95%), Grecia (93%), Germania (88%), Portogallo (87%), Italia (85%), Finlandia ( 83%) e Spagna (83%). E’ un miglioramento rispetto al risultato dello scorso anno e prosegue il trend positivo da quando è iniziato il monitoraggio delle acque di balneazione in base alla direttiva del 1990. Il Commissario per l’ambiente Janez Potočnik ha dichiarato:

E’ incoraggiante vedere la qualità delle acque di balneazione europee che continuano a migliorare. Rimane però ancora molto da fare per garantire che tutte le nostre acque siano adatte per fare il bagno o da bere e anche che gli ecosistemi acquatici siano in buona salute L’acqua è una risorsa preziosa e dobbiamo mettere in pratica tutte le misure necessarie per proteggerla in pieno.

Ogni anno l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) compila la classifica delle aree di balneazione sulla base dei dati delle analisi delle acque raccolti dalle autorità locali in più di 22 000 siti e in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea incluse Croazia e la Svizzera. Più di due terzi dei siti sono spiagge costiere, con fiumi e laghi che compongono il resto. Ogni relazione annuale si basa sui dati della precedente stagione balneare e dunque l classifica di quest’anno si riferisce ai dati del 21012. Nonostante il miglioramento generale, la relazione di quest’anno rivela che quasi il 2% dei siti di balneazione di spiagge, laghi e fiumi hanno scarsa qualità dell’acqua. Le percentuali più elevate di siti di balneazione non conformi sono state rilevate in Belgio (12%), Paesi Bassi (7%) e Regno Unito (6%). Alcune di queste spiagge sono state chiuse durante la stagione 2012. In generale, i siti di balneazione costieri hanno un punteggio molto, con oltre il 95% dei siti europei che soddisfano i requisiti minimi e un 81% valutato come eccellente. In confronto, il 91% delle acque di balneazione in laghi e fiumi totalizza un punteggio al di sopra della soglia minima e il 72% sono di qualità eccellente. Le acque che traboccano dopo una tempesta causate quando le fogne collassano a causa delle forti piogge, sono ancora un problema in alcune zone, anche se il trattamento delle acque reflue è migliorato. Nei primi anni ‘90, solo in circa il 60% dei siti si registrava acqua di ottima qualità, mentre nel rapporto relativo al 2012 sono il 78% le acque dalla qualità eccellente. Nello stesso periodo, i siti di balneazione che soddisfano almeno i requisiti minimi sono aumentati dal 70% al 94%.

Fonte:  EEA