Che sia per risparmiare sull’acquisto di frutta e verdura, per convinzione ecologista o per sperimentare il proprio pollice verde, cresce la voglia di coltivare piante alimentari in giardino o in terrazzo oppure sul balcone. Chi vuole cimentarsi in questa attività può provare con le fragole: sono piantine poco esigenti, si accontentano di un vaso e danno frutti ricchi di vitamine e sali minerali.
E’ davvero facile coltivare le fragole sul balcone, ecco come fare:
I più ambiziosi possono partire dalla semina: spargete in un vaso di terriccio e innaffiateli a pioggia. Se preferite, potete accelerare la germinazione col metodo dello Sprout Box, collocando i semi in una scatola da tenere per due giorni in condizioni di temperatura e umidità ideali. Appena compaiono le prime foglioline, diradate le piante lasciando le più robuste nel vaso e togliendo le altre, oppure al contrario estraete le piante migliori per interrarle alla distanza di 20 cm o di una spanna l’una dall’altra. Se cercate la via più semplice, acquistate in un vivaio le piantine di fragola già radicate. Sia la semina che la piantumazione devono essere eseguite in piena estate, tra luglio e agosto. Le piante di fragola hanno bisogno di essere innaffiate spesso, in particolare nel periodo immediatamente successivo alla messa a dimora e durante la fruttificazione. L’innaffiatura non deve essere a pioggia ma alla base della pianta, senza bagnare le foglie. Per avere risultati migliori, concimate il terreno con stallatico maturo, con cenere di legna o con del concime liquido a base di potassio e fosforo. D’inverno le fragole devono essere protette dal freddo: lo si può fare coprendole con un telo di plastica traforato, oppure cospargendo il terreno intorno alla pianta con una spessa pacciamatura di foglie secche o di paglia. La prima raccolta avviene nella primavera successiva alla semina. Nel mese di marzo vedrete comparire i piccoli fiori bianchi e alla fine della primavera potrete gustare i primi frutti. Le piante di fragola producono frutti per alcuni anni consecutivi, e se hanno un vaso sufficientemente grande, prima di arrivare alla fine del loro ciclo produttivo generano altre piante pronte a sostituirle. I rami più lunghi, infatti, si piegano fino a terra e formano delle piccole radici, dando vita a nuove piante che potranno essere separate dalla pianta madre e interrate in un altro vaso.
E allora… chi fermerà più gli aspiranti orticoltori?!
Fonte: tuttogreen.it