March Against Monsanto in 500 città e 50 paesi: la protesta contro gli Ogm è globale

Si è tenuta sabato 12 ottbre March Against Monsanto evento planetario contro la multinazionale americana della biochimica e Ogm.In Italia una piccola manifestazione anche a Romaogm

L’evento globale della seconda marcia contro Monsanto, March against Monsanto #MAM si è tenuto sabato 12 ottobre  nel silenzio più totale dei media italiani. Ovviamente se c’erano incidenti o cariche della polizia ovvero tutto il contorno da cronaca possibilmente nera uno spazio se lo potevano guadagnare a fronte di inesistenti spiegazioni sui motivi della protesta. La prossima giornata di protesta è stata annunciata per il 24 maggio 2014. Ma veniamo al dunque della giornata di mobilitazione che è la seconda organizzata globalmente e solo attraverso il coordinamento sui social come Facebook o Twitter. La protesta nasce spontanea e dal basso per volontà di Tami Canal Monroe una mamma americana che ha organizzato l’evento usando appunto i social. Tami vive in California dove il Governo ha rifiutato la legge per l’etichettatura dei prodotti OGM. Tami partendo da una considerazione relativa alla libertà di scelta del consumatore molto sentita negli Stati Uniti ha deciso di protestare contro chi, appunto, le impediva di scegliere liberamente i prodotti alimentari da acquistare, nel suo caso liberi da OGM. La prima giornata di azione globale si è tenuta lo scorso 25 maggio e fu un successo planetario con oltre 2 milioni di partecipanti senza però la presenza dell’Italia, dove però l’emergenza OGM, chiamiamola così, sarebbe ovviamente più pressante. Infatti proprio ieri era stata annunciata la prima trebbiatura di mais OGM MON810, ossia prodotto con semi geneticamente modificati e sotto brevetto proprio della Monsanto, nel campo di Vivaro in provincia di Pordenone, nonostante in Italia sia stato vietato per 20 anni coltivarlo. Come ci sono riusciti a Vivaro è semplice: l’Europa ha stabilito che gli agricoltori sono liberi di scegliere cosa coltivare e dunque anche OGM, a patto che non vadano a contaminare colture vicine perché la biodiversità non viene compromessa. Anzi, per questo le Regioni devono dotarsi di una legge che regolamenti la coesistenza, ossia che stabilisca dove le colture OGM possano essere coltivate. Come si vieta la coltivazione OGM? Poiché ogni stato membro è libero e sovrano piuttosto che il decreto con l’inutile divieto di piantare mais MON810 emanato proprio quando il mais era già stato seminato, andava predisposta in anticipo una moratoria perché ogni stato europeo resta comunque padrone in casa sua. Tant’è che è stato stabilito che non è reato piantare mais OGM in Italia. La trebbiatura che coincideva proprio con la giornata di Marcia globale contro Monsanto non si è tenuta a causa della pioggia e nel frattempo alcuni attivisti sono andati a taggare le pannocchie con vernice bluma sulle pannocchie sbagliate e rendendosi così oggetto di una denuncia. Le motivazioni della #MAM March Against Monsanto riguardano l’incertezza sulla sanità dei prodotti OGM e per il fatto che siano usati senza informare adeguatamente i consumatori. Si pensi che la maggior parte dei mangimi per animali è composto da farine OGM ma questa alimentazione non è poi indicata in etichetta.

Fone: ecoblog

3 thoughts on “March Against Monsanto in 500 città e 50 paesi: la protesta contro gli Ogm è globale

  1. ”perché ogni stato europeo resta comunque padrone in casa sua”……
    l’obbiettivo piu grande della Commissione EU è che OGNI STATO EU diventa sempre MENO padrone in casa sua…stanno cercando di smantelare gli stati nazionali…per concentrare sempre piu POTERE a BRUXELLES…..la germania è molto d’accordo in primus SCHAEUBLE&MERKEL…buonanotte alla DEMOCRAZIA!!!

  2. FIRMA E FAI FIRMARE !
    Gli OGM hanno il grande svantaggio che non permettono a te di essere libero di poter coltivare il biologico nè convenzionale. Ingrassano le multinazionali e impoveriscono i contadini!
    Inoltre inquinano dannatamente i terreni e l’ambiente, e riducono la biodiversità e favoriscono lo sviluppo di selvatiche superinfestanti e indebellabili, se non con il diserbo manuale. Insomma, a mio parere la coesistenza non è possibile. E sono ARCId’accordo con i 9 paesi UE che hanno la Clausola di Salvaguardia. che li protegge dagli OGM transgenici! http://www.change.org/it/petizioni/appello-per-un-friuli-venezia-giulia-ogm-free-in-un-europa-ogm-free?share_id=bCYIfyqfPi&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition

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