L’Acquedotto Pugliese aderisce all’APE (Aqua Publica Europea), l’Associazione internazionale degli operatori pubblici del Servizio Idrico Integrato. Una fitta rete d’acquedotto che raccoglie quarantuno aziende da Bruxelles a Milano, da Bari a Parigi, da Cagliari a Siviglia. Un fatturato da 4 miliardi e 500milioni di euro
Oltre quaranta milioni di abitanti serviti, molte tra le best practise migliori d’Europa, e una fitta rete d’acquedotto che come una ragnatela sotterranea, indispensabile e preziosa, unisce Bruxelles e Milano, Bari e Parigi, Cagliari e Siviglia. È la rete di APE – Aqua Publica Europea – l’associazione internazionale degli operatori pubblici del Servizio Idrico Integrato, che si è estesa di recente con l’adesione, per l’Italia, di Acquedotto Pugliese. L’assemblea annuale del 28 giugno, presieduta dalla presidente Anne Le Strat (che è anche presidente di Eau de Paris), ha fotografato una realtà vivace e in crescita. Oggi Aqua Publica Europea raccoglie quarantuno aziende, provenienti da sette Paesi (Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Spagna, Germania, Portogallo). A queste si aggiungono quattro associazioni di operatori pubblici: Aquabru – Association des eaux de Bruxelles (Belgio); Aeopas – Asociación Española de Operadores Públicos de Abastecimiento y Saneamiento (Spagna); FNCCR – Fédération Nationale de Collectivités (Francia); e AIA – Associação Intermunicipal de Água da Região de Setúbal (Portogallo). Nel complesso le aziende aderenti ad APE rappresentano un fatturato che supera i 4 miliardi e 500milioni di euro, che si traducono in cantieri aperti sul territorio per realizzare pozzi, estendere reti, potenziare depuratori, e più in generale nella garanzia per i cittadini di avere a disposizione un servizio efficiente, solidamente gestito da operatori pubblici, direttamente controllati dagli Enti Locali. L’assemblea è anche stata l’occasione in cui fare il punto sui prossimi passi di APE per promuovere la gestione pubblica dell’acqua puntando sull’efficienza, la sostenibilità e l’innovazione che gli operatori pubblici del servizio idrico sono in grado di produrre. Proprio in tema di innovazione, APE insieme ad altri network è stata selezionata di recente dalla Commissione Europea per la creazione di un “action group” nell’ambito della “European Innovation Partnership on water”. Contemporaneamente, APE sta partecipando ad altri due bandi europei: sugli appalti pubblici innovativi (nel 7° Programma Quadro su ricerca e innovazione, FP7), e sul risparmio energetico nella produzione idrica (nel programma Life+). Aqua Publica Europea si è schierata fin dall’inizio a sostegno della Europea Citizens Initiative, la petizione sull’acqua che mira a modificare la legislazione europea per escludere i servizi idrici dalla normativa sul mercato unico. Una campagna che ha già raccolto oltre un milione e mezzo di firme, soprattutto in Germania e Austria, e che sta portando risultati importanti. È di fine giugno infatti la notizia che la Commissione Europea ha cancellato la privatizzazione dei servizi idrici dalla nuova direttiva sui contratti di concessione: il commissario al Mercato Interno Micheal Barnier ha annunciato di escludere il tema dalla normativa, confermando di non aver intenzione di privatizzare il servizio idrico.
Fonte: eco dalle città