Gli ingredienti della cucina naturale: le susine e le prugne

Tra i vari frutti estivi un posto di riguardo va alle susine e alle prugne, anche se molti le confondono prendendole per la stessa cosa. Le susine sono i frutti della Prunus domestica mentre le prugne del Prunus salicina. Il primo è detto susino europeo mentre il secondo susino cino-giapponese. Si tratta di due varietà distinte per colore e forma che però hanno le stesse proprietà, perché appartengono alla famiglia delle Rosacee, sono originarie dell’Oriente e giunsero in Europa in seguito alle Crociate. Entrambi i frutti hanno molte varietà, che differiscono principalmente per il colore che va dal giallo, al rosso e al viola, e per la forma, in alcune varietà più tonda in altre più ovale. In Giappone sono diffuse le prugne umeboshi, una varietà molto apprezzata anche nella cucina macrobiotica, che si utilizzano come accompagnamento del riso, per via del loro sapore acido ed estremamente salato. sour and salty. Possono essere gustate persino prima del the verde matcha perché sembra che preparino il palato ad accoglierne il sapore simile all’erba. La susina ha un sapore acidulo per la presenza di acido malico. La prugna è invece più dolce. Comunque sia, in generale si tratta di un frutto dalle notevoli proprietà antiossidanti, questo secondo i risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti, pertanto il consumo di susine aiuta a combattere l’invecchiamento e i radicali liberi perché abbondano in polifenoli, e non sono da meno dei più decantati mirtilli neri. Entrambi i frutti si consumano freschi ma le prugne si possono anche essiccare anche se il loro contenuto calorico e zuccherino aumenta notevolmente. Entrambe hanno proprietà lassative dovute alla presenza della difenil-isatina e di tante fibre. I benefici non sono solo per l’intestino ma anche per il sangue poiché viene facilitata l’eliminazione del colesterolo ‘cattivo’, il famigerato colesterolo LDL. Inoltre, l’elevata concentrazione di potassio fa sì che susine e prugne siano anche diuretiche e utili a combattere la ritenzione idrica. Dal punto di vista nutrizionale questi due frutti, oltre al potassio, contengono anche calcio, fosforo e magnesio, vitamina A, B1, B2, C, quest’ultima aiuta l’assorbimento del ferro, rinforza le difese dell’organismo, è antibatterica e antivirale.ricetta-prugne

Per tutte queste ragioni è bene approfittare della stagione estiva per gustare questi frutti, senza esagerare per evitare un eccessivo effetto lassativo,da giugno a settembre possiamo approfittare di tutte le diverse varietà che giungono a maturazione, mentre per il resto dell’anno abbiamo a disposizione quelle secche, altrettanto benefiche, solo un po’ più caloriche. Un lassativo naturale, da utilizzare in caso di reale necessitò, è dato dal decotto di prugne che si fa molto mettendo in un pentolino 5-6 prugne secche, aggiungendo acqua quanto basta per ricoprirle e portando a ebollizione per una decina di minuti. Si lascia raffreddate un pochino, quindi si mangiano le prugne bollite e si beve il decotto. In cucina le prugne e le susine sono perfette per i dolci come farcitura o decorazione e nelle marmellate, ma si accompagnano altrettanto bene nei piatti salati a base di carne e salumi. Il piatto più famoso forse è l’arrosto natalizio alla frutta secca. Un’altra cosa che si può fare a casa con le prugne, ma non solo, è essiccarle. Vengono perfette se si possiede un essiccatore anche se il forno, tenuto bassissimo e con lo sportello aperto, per 3-4 ore, farà un lavoro altrettanto egregio. Si potranno gustare così per tutto l’inverno frutti e verdure dell’estate. Una ricetta insolita per usare le prugne come antipasto sono i rotolini di speck e prugne secche. Fate rinvenire le prugne secche nell’acqua tiepida per 15 minuti,e sgocciolate e arrotolate attorno ad ogni prugna una fettina di speck. Infilzate uno stecchino per fermare il tutto.

Un’altra cosa che si può fare a casa con le prugne, ma non solo, è essiccarle. Vengono perfette se si possiede un essiccatore anche se il forno, tenuto bassissimo e con lo sportello aperto, per 3-4 ore, farà un lavoro altrettanto egregio. Si potranno gustare così per tutto l’inverno frutti e verdure dell’estate.

Fonte: tuttogreen

 

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