SOTTO ACCUSA L’ACARO VARROA DESTRUCTOR
Un nuovo rapporto degli Stati Uniti mette sotto accusa una combinazione di problemi per la scomparsa misteriosa e drammatica di api in tutto il Paese dal 2006. Le cause multiple rendono più difficile l’intervento su quello che viene definito “colony collapse disorder”, dicono gli esperti. Il disturbo porta alla scomparsa di un terzo delle api americane ogni inverno dal 2006. Lo rivela Phys.org. Le api, soprattutto quelle da miele, sono necessarie per impollinare i raccolti e sono fondamentali per l’approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti. Circa 30 miliardi di dollari all’anno in agricoltura dipendono dalla loro salute, ha detto Sonny Ramaswamy del Dipartimento dell’Agricoltura a stelle e strisce.
Il problema ha colpito anche le colonie di api in Europa, dove le autorità di regolamentazione stanno prendendo in considerazione un divieto su un pesticida, che alcuni gruppi ambientalisti considerano colpevole del crollo della popolazione di questi insetti. Il rapporto, pubblicato ieri dall’USDA e dall’Environmental Protection Agency, è il risultato di una grande conferenza di scienziati che il governo ha riunito lo scorso anno per capire cosa stia accadendo. I fattori presi in esame per la scomparsa delle api sono un acaro parassita, molti virus, batteri, la scarsa nutrizione, la genetica, la perdita di habitat e i pesticidi. Per lo studio, però, l’indiziato numero uno è l’acaro parassita Varroa destructor, definito “il parassita più dannoso per le api”. Il rapporto cita anche i pesticidi, ma solo in fondo alla lista di fattori. Intanto, i funzionari federali e i ricercatori sono convinti del fatto che la scienza non possa ancora giustifica un divieto dei pesticidi.
Fonte: animali e ambiente nel cuore