ISOLAMENTO TERMICO DELLE PARETI

 

cappotto_polistirolo

 

L’isolamento termico delle pareti perimetrali degli edifici rappresenta uno degli interventi più importanti da prevedere in sede di progettazione, allo scopo di:

‐ ridurre le dispersioni termiche attraverso le strutture perimetrali, diminuendo quindi i costi relativi alle spese di riscaldamento invernale e di condizionamento estivo;

‐ elevare il comfort abitativo, questo perchè il materiale isolante che viene inserito nelle strutture dell’edificio permette di ottenere sulle superfici interne dei valori di temperatura più vicine a quelle dell’ambiente abitato;

‐ si evita la formazione di condensa, e quindi di muffe, sulle superfici interne delle pareti e all’interno delle strutture (a causa dell’umidità contenuta nell’aria che va a condensare sulle superfici fredde);

‐ per rispettare quanto è previsto dalla Legge 10/91 che riguarda il contenimento dei consumi energetici nell’edilizia, le numerose leggi regionali e per aumentare l’efficienza energetica degli edifici.

Progettazione delle pareti

Per poter progettare in modo corretto l’isolamento termico di un edificio occorre eseguire:

‐ un attento esame delle caratteristiche del materiale isolante, facendo riferimento ai valori di resistenza meccanica, conduttività termica, comportamento all’acqua e all’umidità, permeabilità al vapore, comportamento al fuoco e stabilità dimensionale;

‐ eliminare i ponti termici andando ad intervenire su questi elementi che rappresentano delle grosse perdite di calore e sono anche sede di formazione di condense superficiali;

‐ isolare accuratamente anche le pareti contro terra, anche se i relativi locali non sono riscaldati (questo perchè presentano sempre una temperatura superiore a quella del terreno adiacente e quindi il pericolo di formazione di muffe è alto);

‐ determinare in modo opportuno gli spessori di materiale isolante, facendo riferimento alle prescrizioni della normativa vigente, in modo tale da garantire l’assenza di fenomeni di condensa superficiale;

‐ eseguire la verifica termoigrometrica delle pareti al fine di accertare l’assenza di condensa all’interno delle stesse e seguendo il metodo di calcolo indicato dalla norma UNI EN 13788.

Posizionamento dell’isolante

Gli interventi di isolamento termico sulle strutture opache verticali possono essere classificati in funzione del posizionamento del materiale isolante nella parete in:

‐ all’esterno (sistemi a cappotto o a facciata ventilata);

‐ in intercapedine.

Il posizionamento del materiale isolante va ad incidere sulla quantità di calore accumulato dai materiali situati all’interno del materiale isolante (ossia verso l’ambiente riscaldato) e non sul valore della trasmittanza termica. Più massa efficace avranno i materiali utilizzati e maggiore risulterà la loro capacità di accumulare calore. Quindi in funzione del sistema di riscaldamento previsto e della destinazione d’uso degli ambienti si ha che:

‐ la soluzione di adottare l’isolamento all’esterno è da preferire nel caso di riscaldamento centralizzato con funzionamento continuo, con intermittenza notturna, perchè in questa situazione la quantità di calore accumulata dalle pareti nel corso dell’esercizio diurno va a compensare le dispersioni notturne quando l’impianto è spento;

‐ la soluzione di adottare l’isolamento all’interno è invece da preferire nel caso di riscaldamento autonomo, cioè in presenza di ambiente che vengono riscaldati saltuariamente e dove si vuole avere in modo rapido un valore di temperatura confortevole (è il tipico caso delle scuole, degli uffici, delle case per il week‐end, ecc.);

‐ la soluzione con isolamento posto nell’intercapedine si pone nel mezzo rispetto alle due precedenti.

E’ da rilevare che il posizionamento del materiale isolante va a determinare in alcuni casi la presenza di ponti termici (caso di isolamento in intercapedine ed isolamento all’interno) che potrebbero andare ad influire sul comportamento termico della parete.

Verifica termoigrometrica

Questa verifica deve essere eseguita in fase di progettazione con lo scopo di evitare il verificarsi di:

‐ fenomeni di condensa all’interno degli strati che vanno a comporre la parete. Questo fenomeno comporta il degrado dei materiali che compongono la parete e il progressivo peggioramento delle prestazioni termiche della parete (il tutto risulta poi accelerato quando la condensa si verifica nel materiale isolante);

‐ fenomeni di condensa sulla superficie interna della parete.

Queste verifiche devono essere effettuate per ogni mese dell’anno (così come prevede la norma UNI EN 13788) ed è necessario conoscere le temperature e le condizioni termoigrometriche sia interne all’edificio che esterne e le caratteristiche di ciascun strato di materiale che compone la parete (spessore, conduttività termica e resistenza alla diffusione del vapore).

Fonte: web

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